Per Una Vita Sentimentale Soddisfacente

PER UNA VITA SENTIMENTALE SODDISFACIENTE

Mediante il Love Coaching puoi cambiare gli schemi mentali che portano a ripetere quelle situazioni sentimentali simili fra loro e non soddisfacenti, che non portano dove tu desideri. E’ arrivato il momento di capire che la soluzione non è fuori da te ma la soluzione è dentro di te. Non fartene una colpa, tu NON hai nessuna colpa. Semplicemente è importante cambiare le dinamiche mentali inconsce che tendono a riportarti le stesse situazioni, o addirittura a riportarti ciò che temi di più. Con una nuova apertura, con una nuova fiducia in te stesso, fiducia negli altri, fiducia nelle persone, fiducia nell’ amore che puoi dare e nell’amore che puoi ricevere, che è molto di più di ciò che pensi ora. Prova ad indossare un un altro paio d’occhiali affinché tu  possa  vedere e realizzare il tuo futuro sentimentale in un modo nuovo. Ma soprattutto è importante lavorare sul tuo stato mentale. Quante volte hai svolto mansioni non tue per compiacere altre persone? Oppure ti sei trovato in situazioni che non ti piacevano solo per cercare di “guadagnarti” affetto ed approvazione da altri. Quante volte ti sei chiuso/a per evitare di soffrire ancora? E’ importante comunicare con Il tuo inconscio, capire ciò che ti aspetti e ciò che pensi di meritare e cambiare quegli stati mentali che ti limitano o ti isolano. Forse è necessario cambiare i tuoi condizionamenti inconsci limitanti ed auto-protettivi con nuovi stati mentali potenzianti di fiducia, apertura, accoglienza, accettazione ed amore. Ricorda che non esistono gli “errori” ma esistono solo le esperienze che servono per crescere ed apprendere. Per maturare e diventare più forti. Ricorda che non hai mai perso tempo, ogni istante della tua vita è stato vissuto ed è stato utile alla tua crescita come persona.

Innanzitutto prima di potere amare ed essere amato/a dobbiamo imparare ad amare noi stessi. Sembra tanto semplice, ma purtroppo la mancanza di fiducia in sé stessi, di amore per sé, di autostima e di auto-accettazione sono i mali che affliggono la nostra epoca. Lo vediamo nel momento storico che stiamo attraversando in relazione ai sentimenti e alla famiglia, nuovo per la nostra società e che non esisteva fino a solo 30 o 40 anni fa circa. Oggi le persone che a 30-40 o anche 50 anni e talvolta oltre si trovano senza una propria famiglia sono molte, e spesso dopo alcuni tentativi falliti (matrimoni, convivenze, fidanzamenti, rapporti ecc…) si trovano a vivere in solitudine fra casa e lavoro e pochi amici oppure a sentirsi in colpa nel desiderare uno svago del tutto lecito per l’essere umano. Prima di tutto è importante portare equilibrio nella propria vita e capire cosa si desidera veramente per sè stessi senza condizionamenti esterni. Le interferenze degli altri spesso purtroppo sono dannose. Appaiono come consigli detti a fin di bene, in realtà ti allontanano dal “TUO vero sentire”. E tu sei l’unica persona al mondo a sapere cosa è giusto per te. Devi solo ritornare ad ascoltarti dentro, come facevi in modo naturale quando eri bambino. E lo sai che lo sapevi fare molto bene. Era tutto spontaneo e naturale. Da bambino o da bambina sapevi cosa ti piaceva e di cosa avevi bisogno. Poi sei cresciuto/a e fra i tanti “no, non farlo, questa cosa va bene, questo non va bene, devi fare questo, non devi fare questo altro, questo non è giusto per te, è giusto questo!” hai iniziato ad imparare che era più importante ascoltare le voci fuori da te che la tua vocina interiore, la vocina che viene dal tuo cuore. Probabilmente sentivi che non potevi fare le cose che ti piacevano ma “dovevi” fare le cose che non ti piacevano e senza tante spiegazioni ti prestavi a compiere ciò che era più conveniente per la tua sopravvivenza in quel momento. E forse hai imparato a rispondere alle aspettative altrui anziché alle tue aspettative su te stesso. Forse da bambino ti è stato insegnato che l’’amore va meritato e tu hai fatto di tutto per dimostrare che lo meritavi e hai risposto alle aspettative in cambio del premio desiderato: l’affetto e l’accettazione. Nessuno ha colpa di niente. Tutti noi cerchiamo amore e lo facciamo con gli strumenti che conosciamo e che pensiamo essere giusti. Tutti gli esseri umani cercano di proteggersi dalla sofferenza e magari il prezzo da pagare è la solitudine o la difficoltà a cambiare quando una relazione non funziona. Impariamo a cambiare gli schemi mentali attraverso il LOVE COACHING e ad avere la vita sentimentale soddisfacente che desideri e che meriti di avere.

Anna De Angelis

www.buonerelazioni.it

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Anatomia della Pace

Se…….

maniMani..una carezza…..un viso….

che rubano una lacrima….

accendono una vita…o la portano via…

una rosa tra le mani…sudate…un emozione…

mani che tremano…contando il tempo che passa…

piccole mani…innocenti…che esplorano il mondo…

quante mani in questo mondo….di diversi colori è vero…

se solo si potesse stringerle tutte insieme…se…

Autore: Armando Bottaro

Anatomia della Pace

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Siamo portati a credere che chi si trova in una situazione di conflitto con gli altri voglia risolvere la questione. Certamente è così. I genitori di figli problematici vogliono porre fine alle liti in famiglia.
Chi lavora sotto capi tirannici vuole che la tirannia finisca. I cittadini dei paesi più deboli vogliono essere trattati con rispetto. E così via. Le persone vogliono soluzioni.

Ma, fateci caso, in ogni situazione si crede che la soluzione migliore sia che gli altri cambino.

  • Dovrebbe dunque sorprenderci il fatto che i conflitti perdurino nel tempo e che i problemi rimangano?
  • E se in quelle situazioni ciò che vogliamo maggiormente non fosse trovare una soluzione?
  • Se i conflitti a casa, al lavoro o nel mondo scaturissero tutti da un’origine comune?
  • E se, individualmente o in gruppo, sistematicamente non riuscissimo ad individuarne la causa e senza volerlo alimentassimo quei problemi che ci impegniamo a risolvere?

Queste sono alcune delle importanti questioni trattate in Anatomia della Pace. Attraverso l’avvincente storia di alcuni genitori alle prese con figli difficili e con problemi che stanno distruggendo la loro vita, due ex acerrimi nemici ci insegnano come si possa ritrovare la pace in ogni situazione di “guerra”. Yusuf al-Falah, un arabo, e Avi Rozen, un ebreo, hanno entrambi perso il padre per mano degli esponenti dell’etnia opposta. Anatomia della Pace racconta come essi siano riusciti a trovare un punto di incontro, come riescano ad aiutare genitori e figli in contrasto tra loro a riunirsi, come anche noi possiamo trovare una via d’uscita ai conflitti in cui siamo intrappolati.

“Ma,” potreste dire, “famiglia, lavoro e conflitti mondiali sono questioni completamente diverse tra loro. Poche famiglie e aziende conducono le loro battaglie interne facendo uso di artiglieria e carri armati.” È vero. Ma non tutte le armi hanno come bersaglio il corpo. Guardatevi attorno. Non è difficile trovare vittime di situazioni familiari e lavorative. Astio, invidia, indifferenza e risentimento sono caratteristiche comuni di tutte le guerre che si scatenano nel cuore dei membri di una famiglia, dei vicini, dei colleghi, e di quelli che una volta ci erano amici. Se non riusciamo a trovare un modo per raggiungere la pace in queste relazioni, che speranza abbiamo che la possano trovare i paesi in guerra tra loro?

Per quelli che non hanno letto il precedente libro, Leadership e Autoinganno, Anatomia della Pace si pone come opera a sé, la scoperta di un corpo di idee che fanno riflettere e che ci indicano la strada verso la pace in ogni tipo di rapporto. Quelli che hanno letto Leadership e Autoinganno conoscono già che cosa sia l’autoinganno (problema che consiste nel non essere coscienti di avere un problema) e sanno come questo influisca su tutto il resto. Non si meraviglieranno, quindi, nel riscontrare che alcune di quelle problematiche sono presenti anche in Anatomia della Pace, né nell’apprendere come tali questioni giochino un ruolo fondamentale nei conflitti in famiglia, al lavoro e tra i paesi nel mondo. Riconosceranno anche uno dei personaggi chiave di Leadership e Autoinganno, Lou Herbert: Anatomia della Pace si svolge nel periodo in cui Lou scopre per la prima volta le idee che porteranno la sua famiglia e la sua azienda a trasformarsi.

Mentre Leadership e Autoinganno si focalizzava sulle dinamiche tipiche dei posti di lavoro, Anatomia della Pace prende in esame le sorprendenti implicazioni di quelle idee, come queste abbiano il potere di renderci liberi in ogni aspetto della nostra vita. Inoltre, mentre Leadership e Autoinganno propone una soluzione al proprio autoinganno, Anatomia della Pace va oltre, esplorando il modo in cui quella soluzione può essere estesa agli altri.

Sebbene alcune delle storie del libro siano ispirate a fatti realmente accaduti, nessuno dei personaggi o delle organizzazioni descritte si riferisce a una persona o un’organizzazione specifica. Sotto molti aspetti, questi personaggi rappresentano tutti noi. Hanno in comune con noi punti di forza e debolezze, speranze e disperazione. Come noi sono in cerca di una soluzione a quei problemi che ci opprimono. Essi sono noi, e noi siamo loro. È per questo che quello che scoprono ci offre una speranza. Perché speranza? Perché i nostri problemi, come i loro, non sono ciò che sembrano. E questo è per noi una sfida e un’occasione allo stesso tempo.



The Arbinger Institute

Anatomia della Pace

Come risolvere le origini dei conflitti

Piccin Nuova Libraria

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The Arbinger Institute

Leadership e Autoinganno

Come uscire dalla scatola

Piccin Nuova Libraria

“Profondo … coinvolgente … ricco di riflessioni profonde. Non potrei consigliare libro migliore di questo.”
– Stephen R. Covey

Leadership e Autoinganno introduce il lettore ad un nuovo concetto del pensiero organizzativo. Infatti dimostra come i problemi, che tipicamente impediscono alle organizzazioni di raggiungere gli obiettivi prefissati, sono diretta conseguenza di un problema poco conosciuto, chiamato “autoinganno.”

Secondo gli autori, le persone che si autoingannano, nella vita come nel lavoro, sono intrappolate in una scatola. Incapaci di vedere la realtà che li circonda, queste persone limitano la capacità di raggiungere risultati – sia quella loro che quella degli altri. Il problema è che, essendo chiusi nella scatola, non si rendono conto di indebolire tale capacità.

Come Leadership e Autoinganno dimostra, questo fenomeno accade di frequente nelle organizzazioni. La maggior parte delle persone spende molto tempo rinchiusa nella propria scatola e la moltiplicazione di tali scatole è alla radice della maggior parte dei problemi che impediscono alle organizzazioni di raggiungere i propri obiettivi – stiamo parlando di problemi di leadership, di lavoro di gruppo, di comunicazione, di senso di responsabilità, di fiducia, d’impegno e di motivazione.

La notizia positiva è che c’è una soluzione all’autoinganno e ai problemi costosi che ne derivano. Attraverso una storia divertente ed istruttiva, Leadership e Autoinganno spiega cos’è l’autoinganno, come le persone vi si rinchiudono, come demolisce la capacità delle organizzazioni di raggiungere risultati – e ciò che più conta, illustra la sorprendente soluzione al problema.

“Dopo aver ricoperto per decenni posizioni di leadership in dirigenze aziendali, ho trovato finalmente nel materiale di Arbinger il modo più efficace per migliorare tutte le misure di successo alle quali si possa pensare. Questo libro ci insegna il modo per migliorare le performance aziendali aumentando la soddisfazione di ogni individuo nel proprio lavoro.” – Bruce L. Christensen, ex Presidente ed Amministratore Delegato, PBS

“Da quando ho partecipato ad un seminario di Arbinger, non posso più pensare alla leadership o alla vita come ero solito. I contenuti sono rilevanti ed originali. Questo libro è un’ottima introduzione ai concetti innovativi di Arbinger. Mi è piaciuto moltissimo.”
– Robert C. Gay, Managing Director, Bain Capital

“Ho condiviso le idee di questo libro con la mia famiglia e i miei amici. I concetti sono sorprendenti. Sono fondamentali per raggiungere il successo nel campo sportivo, professionale, e forse molto più importante, familiare. Leggete questo libro e capirete cosa voglio dire.”
– Steve Young, per due volte M.V.P. della NFL

L’ISTITUTO ARBINGER è una società di consulenza di direzione aziendale, di formazione del personale e un consorzio di ricerca che include persone specializzate in direzione aziendale, legge, economia, psicologia, filosofia ed educazione. Insieme, i membri di ARBINGER si applicano per sviluppare le implicazioni dell’autoinganno e la sua soluzione a tutti gli aspetti della vita aziendale, organizzativa e familiare. ARBINGER ha lavorato con i leader di alcune delle maggiori aziende statunitensi come Lucent Technologies, LensCrafters, AT&T, Raytheon, US West, Compaq e 3M.

Cos’è l’AUTOINGANNO? Come demolisce le PERFORMANCE? Qual è la soluzione?

“Affascinante, stimola pensieri, è pieno d’osservazioni profonde! Questo libro è come il suono di una sveglia per tutti coloro che pensano d’essere bravi nelle relazioni interpersonali, e un imperativo per coloro i quali sanno di aver bisogno di migliorarsi. Come ho iniziato a leggerlo, non ho potuto più chiuderlo.”
– Steven C. Wheelwright, Professore, Preside Associato Harvard Business School

“Mi piace questo libro. Identifica il punto centrale di tutte le performance di un’organizzazione. Descrive come ci intrappoliamo nella scatola dell’autoinganno – e come possiamo uscirne. Mi piace tutto il materiale del gruppo Arbinger, Leadership e Autoinganno arriva nel profondo, nella nostra umanità più basilare, nel nostro modo di essere. Questo libro, come la verità in se stessa, rivela qualcosa di più ad ogni rilettura. Da leggere tutto di un fiato.”
– Doug Hauth, Vice Presidente delle Vendite, Lucent Technologies

“Conosco il gruppo Arbinger da anni. I concetti del gruppo Arbinger sono profondi, con illimitate implicazioni per le organizzazioni. Questo libro offre l’introduzione perfetta al materiale del gruppo Arbinger. è coinvolgente ed innovativo, facile da leggere e ricco d’osservazioni profonde. Non potrei consigliare libro migliore di questo.”
– Stephen R. Covey, Autore di Le Sette Abitudini delle Persone Altamente Efficaci

“Il concetto di Arbinger a proposito della ‘scatola’ – autoinganno – è completamente unico. Arbinger lo ha presentato al nostro gruppo di leader alla LensCrafters e ha avuto un impatto notevole. Questa è la chiave segreta per produttività e creatività. Fate tutto ciò che vi è possibile per avere questo libro tra le vostre mani.”
– Dave Browne, Ex Presidente ed Ex Amministratore Delegato, LensCrafters

“Non fatevi ingannare dal titolo – questo libro è per tutti. Io non posso più pensare alla mia vita nella stessa maniera.”
– Jack Anderson, Giornalista e Vincitore del Premio Pulitzer

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Attaccamento e Sofferenza – Felicità: Lasciar Andare

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La felicità è la condizione naturale dell’ essere interiore (Anima), la maggior parte di noi non vive una condizione di felicita’ e gioia interiore poichè la mente e l’ ego interferiscono con la vibrazione Anima, per cui l’ individuo vive in una condizione di separazione, nell’ illusione che qualche evento esterno ad esso possa colmare il suo cuore di gioia e felicità. La condizione di separazione comporta che l’ individuo si illude di dover fare qualcosa per attirare la gioia e la felicita’ nella sua vita. Questa proiezione illusoria si proietta nei componenti della famiglia, la societa’ le Istituzioni Pubbliche moltiplicando a dismisura i conflitti, tali conflitti sono a loro volta moltiplicati poiche’ un numero di persone, il cui intento e’ solo di aquisire danaro e potere, lavorano puntigliosamente a moltiplicare tali conflitti e a renderli sempre piu’ insolvibili per trarne vantaggio. In questo quadro poco rassicurante dobbiamo ritornare a considerarci Uno, e a vedere nel conflitto non un attacco dall’ esterno ma una percezione del sè.

felicita2Nel caso che la controparte comunque viva nella separazione e comunque non voglia aprire il suo cuore e la sua mente bisogna non creare resistenza e semplicemente contenere, con la mente tranquilla, i danni che inevitabilmente i conflitti e il senso di separazione creano. In altre parole Essere senza dover fare nulla. Cio’ non significa l’ essere passivi, ma operare ed agire con la mente assolutamente tranquilla, Essere centrati significa essere focalizzati nel proprio scopo, l’ unico vero e assoluto scopo che abbiamo nell’ esistenza e’ di rimanere nel silenzio e di ascoltare la nostra Anima, Lei ci condurra’ nelle esperienze della vita che le sono necessarie, che possono essere piacevoli o non piacevoli. L’ avere la piena responsabilità della propria vita nel senso piu’ profondo  perche’ cio’ crea il vuoto nella mente, e ci pone nella condizione di accettare tutto cio’ che la vita ci porta ad esperire nel bene e nel male. L’ imperativo non e’ di lamentarsi  o arrabbiarci con chi ci rende la vita difficile ma di chiedersi perchè, nel silenzio, e ascoltare la risposta, quando la risposta arriva (Ascolto dell’ Anima) la elaboriamo, cosi impariamo e possiamo andare avanti.

Non attaccarsi a nulla ! Verificare con obiettivita’ quali attaccamenti abbiamo, scriverli!
Verificarli a fondo essi ci dicono dove stiamo deviando dalla nostra Anima.  Ogni attaccamento comporta un freno al fluire dell’ Energia e quindi una sofferenza. Dobbiamo essere impeccabili, nel senso di essere noi stessi sempre e comunque sia che siamo in mutande sia che vestiamo uno Smoking. Se non lo siamo ci sono degli attaccamenti e delle paure in altre parole non riusciamo a lasciar andare. L’ esistenza e’ un fluire di esperienze dove tutto e’ costantemente in movimento perchè c’ è , insita nelle Leggi Naturali l’ aggiustamento costante delle numerose forze che agiscono nella nostra Dimensione, alle quali noi contribuiamo  come creatori della realta’. Questo aggiustamento o ricerca dell’ equilibrio è costante e presente ovunque, in ogni cosa, azione, perciò dobbiamo essere fluidi e lasciare che avvenga qualunque cosa che deve avvenire, senza interferire. Molta sofferenza si crea perche’ la gente si attacca alle cose al danaro, alla casa, al potere, all’ amore, perchè si ha paura di perderle.

felicita

Lasciate andare, lasciate andare, lasciate andare……………………………….

di Giorgio Capuzzo

facilmente contattabile a questo indirizzo: capuzgio@hotmail.com



Blaise Pierrehumbert
L’AttaccamentoDalla teoria alla pratica
Magi Edizioni Scientifiche

Il testo offre al lettore italiano una preziosa integrazione delle idee fondamentali che dal 1920 animano la psicoanalisi e la psicologia dello sviluppo. Dopo Freud e Jung, con Abraham e Ferenczi, prende forma, grazie ad Anna Freud e Melani Klein, l’analisi infantile, a cui Winnicott e Bion, Bick, Harris, Meltzer, Tustin, Neumann e Fordham danno luminosi apporti.

Con il cruciale contributo di Bowlby, paziente di Klein, inizia nel secondo dopoguerra una complessa ricerca sull’attaccamento, che procede tra teoria delle pulsioni, teoria delle relazioni oggettuali, osservazione della relazione madre-bambino.

Main, Ainsworth, Holmes e Fonagy approfondiscono il dibattito sul tema che la psichiatra e analista junghiana Jean Knox in “Archetipo, attaccamento, analisi” (Edizioni Magi) denomina la “mente emergente”, ponendo in primo piano la valenza fenomenica di patologia e normalità nel ritmo che scandisce il concepimento, la nascita e la vita perinatale, determinanti per l’attaccamento tra adulti.

Psichiatri, psicologi, psicoanalisti, analisti possono, attraverso le pagine di questo volume, acquisire la conoscenza caleidoscopica – in area infantile, così come in area intergenerazionale – dei clinici francesi e svizzeri, da Lebovici a Jeammet, da Pierrehumbert a Galfon.

La cultura psicologica europea ribadisce così l’impossibilità di separare la teoria dell’attaccamento dalla realtà, sempre in parte imprevedibile, della dimensione analitica che richiede, al tempo stesso, capacità di inventario e di inventiva.

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Gerald Jampolsky
Amare è Lasciare Andare la Paura – Nuova Edizione 2007
Essere Felici Edizioni

Un invito potente a lasciar andare la paura e vivere pienamente l’Amore, in tutte le sue manifestazioni. Un invito a cui non possiamo resistere, se vogliamo trasformare la nostra vita in qualcosa di meraviglioso.

Gerald Jampolsky ci guida alla scoperta di un modo efficace per abbandonare e non lasciarsi più condizionare dai rancori del passato e dalle ossessioni del futuro, rendendo noi stessi e la nostra vita migliori perché, finalmente, la nostra energia può esprimersi nel presente.

È un momento fondamentale, perché cominciamo a vedere, sentire e pensare in maniera diversa. «Durante il giorno, quando stai per essere preso dalla paura, ricorda a te stesso che puoi invece sperimentare l’Amore», dice Gerald Jampolsky. L’Autore, attraverso esercizi e suggerimenti tratti dalla propria esperienza personale, indica il percorso per comprendere che le paure sono un freno che impedisce di vivere pienamente e che non dobbiamo più permettere a queste emozioni negative di limitarci.

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Guy Finley
Lasciare andareCome sconfiggere lo stress e vivere secondo i propri ritmi
Essere Felici Edizioni

Da questo brillante libro scoprirai che non devi dipendere da niente e da nessuno per essere felice, e che la rabbia, la depressione e l’ansia provengono da un’imperfetta conoscenza di se stessi e delle proprie dinamiche psicologiche.
Capirai che molte dipendenze possono anche essere indefinibili: per esempio che non c’è nessuna differenza fra una persona che distrugge la sua vita con l’alcool e chi la distrugge con paure, con la depressione o lavorando come un ossesso.
Il risultato finale è lo stesso: una vita che non funziona e che distrugge se stessa e tutto ciò che le sta intorno.
Il libro di Guy Finley è una lezione molto potente eppure piacevole e leggera per imparare a lasciare andare chi pensi di essere. I principi quì presentati in modo così gradevole, sono più profondi dell’oceano.
Credimi, il tuo cuore sa già quanto essi siano giusti. L’insuccesso non ha il diritto di esistere. Anche tu te ne renderai conto.

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Vivi la Vita

La Vita è…

madre-teresa
La Vita è
un’opportunità: coglila;
La Vita è
bellezza: ammirala;
La Vita è
beatitudine: assaporala;

La Vita è un sogno: fanne una realtà;
La Vita è una sfida: affrontala;
La Vita è un dovere: compilo;

La Vita è un gioco: giocalo;
La Vita è preziosa: abbine cura;
La Vita è una ricchezza: conservala;

La Vita è amore: godine;
La Vita è un mistero: scoprilo:
La Vita è promessa: adempila;

La Vita è tristezza: superala;
La Vita è un inno: cantalo;
La Vita è una lotta: combattila;

La Vita è un’avventura: corrila;
La Vita è felice: meritala;
La Vita è Vita: difendila;

da “Vivi la Vita” di    Madre Teresa di Calcutta

Difendiamo dunque la nostra Vita ,
possiamo fare qualcosa anche per loro……

Adotta un Bambino a Distanza

Non è difficile togliere un bambino dalla strada e dalla miseria,offrirgli una casa, un letto, la sicurezza di mangiare.
L’adozione a distanza con SOS è il modo più efficace per farlo.
Perché con l’adozione a distanza dai a un bambino orfano o abbandonato una mamma SOS, la certezza di essere nutrito, curato, avviato allo studio.
Fino a quando diventa autonomo, in grado di vivere un’esistenza dignitosa.

SOS Italia Villaggi dei Bambini – via Durazzo, 5 – 20134 Milano –
C.F.80017510225 –

Tel. (+39) 02.55231564 – Fax. (+39) 02.56804567


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Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

“La famiglia, “unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere” integralmente il suo ruolo nella collettività”.

Coerentemente con il modello SOS a livello internazionale, anche SOS Villaggi dei Bambini ha una politica di intervento centrata sul bambino. Questa politica è frutto di confronto interno con tutte le realtà SOS di accoglienza in Italia e a livello mondiale con tutte le organizzazioni SOS ed è coerente con i principi sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.

Questo modello è basato sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere.

L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.

Due i programmi di intervento:

  • programmi di rafforzamento familiare
  • programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio – lungo termine.

Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui


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Louise L. Hay

Puoi Guarire la tua Vita – DVD

Macrovideo
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È finalmente uscito il primo film in assoluto su Louise L. Hay!

PUOI GUARIRE LA TUA VITA

Dal libro omonimo che ha venduto 35 milioni di copie nel mondo….lo stesso successo sta per ripetersi ora con il DVD!
Louise L. Hay continua ad ispirare ed elevare milioni di persone ogni giorno!

Louise è una terapeuta, un’insegnante, una scrittrice, un modello, una guida, una pioniera, un vero e proprio punto di riferimento per tutti i veri ricercatori!

Nel film Louise L. Hay, fondatrice della Casa Editrice Hay House, coinvolge numerosi personaggi di fama internazionale come Gregg Braden, i coniugi Hicks, Wayne W. Dyer, Cheryl Richardson, Chtistane Northrup, Doreen Virtue, Mona Lisa Schulz e Leon Nacson, Gay Hendricks.

Alcuni dei migliori autori della casa editrice da lei fondata vengono intervistati e raccontano, insieme a Louise, le ragioni del suo e del loro successo.

“Ci sono molti modi per percorrere un sentiero spirituale – tante quante persone lo percorrono”

Il messaggio che Louise Hay sta diffondendo da oltre 20 anni è: cambia i tuoi pensieri, puoi cambiare la tua vita.

Molto di più di un racconto biografico della vita di Louise, con una colonna sonora indimenticabile, il film ci conduce irresistibilmente e dolcemente attraverso i sentieri della crescita spirituale

Un messaggio spirituale liberatorio, dalla grande carica umana di una donna che ha superato le difficoltà più grandi della vita!

“Siamo tutti in viaggio, che lo sappiamo o no. Siamo tutti in un viaggio per imparare come esprimere il nostro pieno potenziale in questo mondo. Molti di noi hanno imparato a vedere i propri pensieri come un riflesso del mondo esterno – un riflesso di qualcosa che ci sta accadendo. Ma come sarebbe, se l’Universo non funzionasse così?
E se invece con ogni pensiero che pensi, tu stessi creando il tuo presente e il tuo futuro?
E se tu stessi creando la storia della tua vita con ogni pensiero che ti passa per la mente proprio adesso?”

Il film si apre con l’immagine di una donna seduta in auto, bloccata nel traffico e noi siamo resi partecipi del suo dialogo interiore: Si lamenta delle sue sventure, senza mai fermarsi.

Noi spettatori viaggiamo con lei, dentro la sua testa, mentre si muove nelle prime ore del mattino.
E ci è subito chiaro che non trova nulla intorno a lei che la renda felice.

Mentre cammina sul marciapiede insieme all’altra gente, sentiamo i discorsi di tutti.

Queste persone si sfiorano l’una con l’altra catturate nel loro brontolio mentale, simile a quello della protagonista, fino a che non appare una donna, i cui pensieri sono diversi.

Sono pensieri positivi ed entusiastici!

Mentre le due donne passano, una carta cade e la nostra protagonista la raccoglie, c’è scritto:

“Io voglio cambiare”

Più la nostra eroina procede nel viaggio interiore, più il suo dialogo interno evolve.

E noi siamo testimoni partecipi di ogni rivelazione ad ogni stadio verso l’illuminazione.

Mentre percorre il suo sentiero alla scoperta di Sé, attraverso i vari CAPITOLI DEL FILM ci accompagna verso tutti gli stadi del cambiamento:

Siamo tutti in viaggio
Il Paesaggio Interiore del Cambiamento
Le Sfide lungo il Sentiero
Resistenza al cambiamento
False convinzioni
Credenze
Gli Altri
Concetti di Sé
Negazione
Tattiche dilatorie
Paura
Metti alla prova la profondità del tuo impegno
La mia guarigione è già in atto
Il Tesoro Nascosto al Centro di Te.
Impara ad accettare con gratitudine

La nostra eroina viene disorientata, sfidata, lascia andare tutto e… alla fine trova se stessa lungo la via!

Questo film è un gioiello da custodire, infatti la versione che sarà distribuita è quella ampliata: Macrovideo offre in questo modo ben 3 DVD con contenuti extra di quattro ore, composti da materiali inediti che includono le interviste INTEGRALI agli autori e un sistema completo di affermazioni interattive, che potete usare da subito per iniziare a portare significativi cambiamenti nella vostra vita!

DATI TECNICI: 3 DVD 90 MINUTI DI FILM + 4 ORE CIRCA DI MATERIALE EXTRA

Macrovideo
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Claudia Rainville

Come Guidare il Bambino Verso una Vita Felice + 2 CD Audio

Edizioni Sì – Studi Interiori

Un nuovo incontro con Claudia Rainville, dedicato questa volta a genitori e educatori.

Con che occhi bisogna osservare il bambino per comprenderne fino in fondo la natura, le necessità, le potenzialità?

Quale responsabilità, enorme eppure da assumersi con gioia, hanno un genitore o un educatore?

In che modo possono guidare il bambino verso la scoperta di sé?

Come superare i momenti difficili, come essere confidenti mantenendo la necessaria distanza per essere guide consapevoli?

Ascoltare Claudia Rainville, la fondatrice della Metamedicina, grande comunicatrice, come sempre, fa apparire semplice ogni decisione.

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Mamma e Papà: mai più Schiaffi

schiaffo4Schiaffi ai bimbi vietati in 23 Stati

Corriere della Sera
Alessandra Muglia
16/12/2008

Proibiti anche per i genitori, come chiede l’Onu Ma in altri 89 Paesi sono permessi a casa e a scuola “No, non ce la faremo per il 2009”. Il countdown è partito da tempo, ma Paulo Sérgio Pinheiro è costretto a prendere atto che si allontana la fine delle sculacciate ai bambini permesse per legge. Incaricato dal segretario generale dell’Onu di preparare il rapporto sulle violenze contro i minori, nel 2006 era stato lui a fissare questo termine, che sarebbe caduto in concomitanza con il ventennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia, l’anno prossimo. Ma convincere tutti gli Stati a vietare entro il 2009 ogni forma di correzione fisica verso i più piccoli—ceffoni di mamma e papà compresi — si è rivelata un’utopia.

«Purtroppo l’obiettivo è saltato — ammette Pinheiro al telefono da Asunción, Paraguay —.

Sono stati fatti passi avanti, ma non nella misura che speravamo».
Progressi monitorati dal nuovo rapporto internazionale «Iniziativa globale»: gli Stati che proibivano a chiunque (anche ai genitori) di mettere le mani addosso ai piccoli nel 2006 erano 16 e ora sono diventati 23 (18 europei) mentre a permettere bacchettate e altri «castighi correttivi» a scuola sono rimasti 89 Paesi (106, 3 anni fa).
Si procede dunque, ma più lentamente del previsto. A rallentare la corsa ci sono anche gli Stati Uniti, che non hanno ratificato la convenzione per i diritti dell’infanzia. Ancora oggi in 21 dei 50 Stati americani gli insegnanti possono alzare le mani: di solito colpiscono (dalle 3 alle 10 volte) il fondoschiena con il paddle, la tradizionale pala di legno piatta, lunga mezzo metro. Sono gli Stati centrali della Bible belt (la «cintura della Bibbia») americana, dove la gente s’ispira al «risparmia la verga e vizierai il bambino» (Proverbi 13-24).
schiaffo2«I più colpiti sono gli afroamericani: sono il 17% degli alunni ma quasi il 40% di quelli percossi», racconta Alice Farmer di Human Right Watch, snocciolando i risultati dell’ultimo studio sulle pene corporali nelle scuole Usa. I maschi le prendono più delle femmine, i bambini di campagna più di quelli di città. Nel complesso i piccoli americani percossi a scuola sono scesi di un terzo in pochi anni: da 300mila nel 2002-2003 a 200mila di oggi. Indice che le maniere forti tra i banchi sono comunque destinate a scomparire. Non è invece in discussione il diritto dei genitori a schiaffi e sculacciate, permessi in tutti e cinquanta gli States.
Di tutt’altro segno la situazione al di qua dell’Oceano. In Europa le bacchettate a scuola sono praticamente scomparse. Tra gli ultimi a bandirle, la Gran Bretagna. Ora nel Vecchio Continente la nuova sfida per le associazioni dei diritti dell’infanzia è proibire anche i ceffoni dei genitori.

schiaffoNel 1979 la Svezia è stata il primo Paese al mondo a vietarle.

Seguirono Finlandia (1983), Norvegia (1987), Austria (1989). Gli ultimi arrivati sono Spagna, Cile e Costa Rica. In totale 23 Paesi. Gli altri Stati continuano a considerare sberle e sculacciate sistemi educativi efficaci, non classificabili come punizioni corporali.

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«Se usate per il bene del bambino e non come reazioni scomposte alla frustrazione e alla rabbia, possono evitare danni ben maggiori» sostiene Peter Inson, ex insegnante a Londra, giornalista e scrittore di libri per adolescenti. Lui rivendica l’utilità dello scappellotto per marcare limiti invalicabili quando le parole non bastano. Si pensi, ad esempio, al piccolo che si ostina a scavalcare la ringhiera del balcone o che picchia un amichetto. «Le proposte di mettere fuorilegge gli scapaccioni —spiega —sono avventate e destinate a mandare in confusione i genitori».
Ma è proprio contro questa mentalità che combatte Pinheiro: «La cosa più sconcertante è constatare che anche nei Paesi democratici si continua ad avere un atteggiamento autoritario nei confronti dei figli. Se li picchi, dicono, è per raddrizzarli, è per il loro bene. Quello che non è più lecito sulle donne e ormai nemmeno sui cani, lo resta sui bambini».
Tra i 155 Stati che ammettono il ricorso al ceffone da parte dei genitori c’è l’Italia: una sentenza della Corte di Cassazione nel 1996 ha dichiarato illegittima ogni forma di punizione corporale ma la legge non c’è ancora. «Esiste un diritto familiare che è diverso da quello pubblico — osserva Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia —. Che un ragazzo a scuola non vada educato a scapaccioni è accettato, mentre altra cosa è quel che è ammesso tra le mura domestiche. Che lo Stato possa proibire ai genitori di punire i figli viene considerata un’indebita intrusione».
schiaffo1Incalza Pinheiro: «A volte si ha l’impressione che il rispetto dei diritti umani si fermi di fronte alla porta di casa, e questo perché i bambini sono considerati proprietà dei loro genitori: un modo di pensare trasversale a culture e livelli sociali».
La legge britannica consente sculacciate moderate, ma non punizioni che procurino lividi, ferite e gonfiori. La proposta d’introdurre il divieto assoluto di «suonarle» ai bambini invece è stata respinta un anno fa quando da un’indagine di Downing Street è emerso che per molti genitori la disciplina si è deteriorata da quando il «bastone» è stato abolito.
«Il rimpianto verso castighi e pene corporali si spiega con il fatto che si toglie uno strumento di controllo senza sostituirlo con altri. Bisogna accompagnare il divieto con un training che insegni metodi alternativi», spiega Elda Moreno, responsabile della divisione diritti dei bambini del Consiglio d’Europa, promotore di una campagna contro le
punizioni corporali anche in ambito familiare.

«Il caso della Svezia è indicativo: quando le punizioni corporali sono state vietate 30 anni fa l’80% dei genitori era contrario; oggi, dopo molti anni di supporto a famiglie e insegnanti, solo il 5% di loro le ritiene accettabili».
Anche Jo Becker di Human Right Watch insiste su questo punto: «La Svezia è un caso riuscito perché al divieto ha unito un training, in Kenya invece non è successo: a 8 anni dal divieto le punizioni corporali sono ancora in voga».
Nel mirino ci sono i governi: «Non è una questione di criminalizzare i genitori, non vogliamo mandarli in galera perché danno una sculacciata ai figli — sintetizza Pinheiro — ma chiediamo che cambi la nozione di quello che è accettabile: gli Stati non si stanno impegnando abbastanza su questo».
Núcleo de Estudos da Violência – NEV – Universidade de São Paulo – USP
http://www.nevusp.org/portugues
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Produzido em: 20 December, 2008, 21:24


A proposigto di bimbi

sos Italia - Adozione a distanza

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Guide per genitori ed educatori qui




Rudolf Steiner

L’Educazione dei Figli

Oscar mondadori
“Non insegnamo basandoci su regolamenti e programmi ma attingendo a quanto è vivente”

Dall’eclettico filosofo di inizio Novecento, fondatore della celebre scuola steineriana, una riflessione profonda sui metodo pedagogico.

Una teoria educativa basata sulla libera espressione delle potenzialità del bambino attraverso l’apprendimento di tutte le arti. Per formare degli individui liberi da condizionamenti in cui pensiero, cultura, sentimento e volontà cooperino in armonia.
Lo trovi su Macrolibrarsi



Richard Templar

Le Regole per i Genitori

I principi e i comportamenti chiave per crescere al meglio i propri figli

Avallardi

Quello che dici e come ti comporti avrà negli anni un’influenza determinante sul modo di vivere di tuo figlio.

Dipende molto da un genitore il fatto di aver cresciuto un individuo dalla personalità instabile, oppure una persona serena e matura.

La buona notizia è che – riflettendo sui tuoi atteggiamenti e applicando le 100 regole – comincerai automaticamente a correggere tante piccole fobie e tante cattive abitudini e a introdurne invece di positive. Positive per te e soprattutto per il benessere presente e futuro dei tuoi figli.

Lo trovi su Macrolibrarsi



Gabriele Ulsamer Bertold Ulsamer

Genitori e Figli: le Regole del Gioco

Secondo la teoria delle costellazioni familiari

Età dell’Acquario Edizioni

Genitori e Figli: le Regole del Gioco è un libro in cui gli autori spiegano in maniera diretta, efficace e concreta tutto quello che può risultare controproducente nell’educazione, offrendo consigli utili per evitare errori cui si potrebbe porre rimedio solo attraverso lunghe e faticose terapie.

In questo manuale sull’educazione dei figli gli autori, basandosi sulle teorie di Bert Hellinger, analizzano l’importanza degli «ordini dell’amore» in seno al nucleo familiare e la «struttura profonda» su cui esso si basa.

Negli ordini dell’amore sono fondamentali, ad esempio, l’equilibrio tra dare e prendere, i concetti di merito e gratitudine, di colpa e perdono, il giusto modo di ripartire obblighi e responsabilità, i problemi legati all’appartenenza e all’esclusione, la parità nel rapporto di coppia, l’accettazione del proprio destino e di quello del resto della famiglia e, in particolare, il modo corretto di stringere legami e di capire quando è il momento giusto per lasciare che i figli scelgano la loro strada.

Un manuale per genitori e famiglie nuovo e originale, estremamente pratico (grazie ai numerosi esempi tratti dalla vita reale) e «pronto per l’uso».

Lo trovi su Macrolibrarsi

Le SEI Leggi Universali del DARE e del RICEVERE

dare-e-ricevereLe SEI Leggi Universali

del DARE e del RICEVERE

A volte abbiamo la sensazione che gli altri non ci apprezzino abbastanza e non riconoscano appieno il nostro valore…

E in effetti noi stessi spesso ci rendiamo conto di incontrare persone che fin da subito ispirano fiducia e ci mettono a nostro agio, mentre con altre non succede…

Come Mai nonostante le nostre buone intenzioni in certe
situazioni non riusciamo a creare empatia con gli altri?

Come Mai abbiamo amici o amiche che riescono ad affascinare
al primo incontro anche se non sono particolarmente belli o ricchi
mentre altri sono perennemente in cerca di una relazione?

Come Mai a volte non riusciamo a essere riconosciuti e
apprezzati come vorremmo?


In ambito familiare, scolastico e professionale
le cose non cambiano…

Genitori che ottengono rispetto e confidenza dai propri figli e altri che sono perennemente in lotta…

Insegnanti che sono amati e stimati dai propri allievi e altri ritenuti odiosi e insopportabili

Venditori e rappresentanti di una stessa ditta che pur avendo gli stessi strumenti e lo stesso mercato fatturano uno il doppio dell’altro

Si…  ci sono persone a cui tutto sembra andare per il meglio e, sia negli affetti che nel lavoro, sembrano instaurare relazioni interpersonali di qualità con estrema facilità…

senza nessuno sforzo si circondano di amici che li rispettano, li stimano e li ammirano


Qual’è il loro SEGRETO?segreto

Trovare una risposta a questa domanda può essere estremamente interessante perché…

…una volta comprese le modalità di relazione che queste persone hanno con gli altri, possiamo “modellare” (copiare) questi comportamenti e in breve ottenere dei risultati

prima impensabili.

Ecco un spunto interessante in questo ambito:

leggi-universali

LE SEI LEGGI UNIVERSALI

del DARE e del RICEVERE


La Legge del Dare per il Piacere di Dare

La Legge del Dare a gli Altri ciò di cui hanno Bisogno

La Legge del non Voler Dare a gli Altri ciò di cui non hanno Bisogno

La Legge del non Voler Dare a gli Altri di Più di quanto hanno Bisogno

La Legge dell’Apprezzare e Ringraziare per Tutto ciò che Ricevi

La Legge del Non Pretendere Più di Ciò che Ricevi

Fare tesoro di queste informazioni e provare, un po’ per volta, a metterle in pratica può essere una buona opportunità…


Gerald Jampolsky

Dare è ricevere

Piccola guida per guarire i rapporti e raggiungere la pace interiore

Essere Felici Edizioni

Questo è un mini-corso di 18 giorni per guarire i nostri rapporti lasciando andare la paura che interferisce con la pace interiore. Lo scopo di questa piccola guida è farci riconoscere che sta a noi scegliere se vogliamo vivere la pace interiore o il conflitto.
Il mini-corso fornisce i principi specifici e le indicazioni essenziali che si personalizzano quando vengono applicate nelle 18 lezioni quotidiane.
Lo trovi su Macrolibrarsi

NON SEMPRE È… NATALE

natale NON SEMPRE È… NATALE

Non lo è nelle famiglie che non sono cristiane e oggi ai bambini va spiegata l’esistenza di religioni diverse

Arriva il Natale e a scuola come in famiglia i bambini iniziano a vivere l’atmosfera di festa, preparandosi al 25 dicembre con canzoni e poesie inerenti alla nascita di Gesù. Non solo, nella maggior parte delle case, viene addobbato l’albero di natale e allestito il presepe. Si preparano strofe di canzoncine da cantare alla vigilia, si provano recite da interpretare l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Ma usi e costumi tipici della nostra tradizione cristiana, non sono sempre condivisi tra le famiglie che ci circondano, nella case dei bambini che vanno a scuola con i nostri figli. In una società multiculturale è importante tenere in considerazione una diversità che è ricchezza.

natale1Il Natale è dei cristiani
Per i cattolici il Natale è la festività che celebra la nascita di Gesù, Figlio di Dio. Cade il 25 dicembre e il suo nome deriva dal latino “natalis” che significa appunto natalizio, relativo alla nascita. Per gli ortodossi questa festività cade il 7 gennaio, come da calendario giuliano, in ritardo di 13 giorni sul quello gregoriano in vigore nel resto del mondo. La cena del 6 gennaio (che corrisponde al nostro 24 dicembre) non è ricca come la nostra, non sono ammessi piatti di carne o a base di latte, ma solo uno o due pietanze che hanno il solo scopo di ricordare al commensale il “sacro evento”. I testimoni di Geova, come anche gli ebrei, non festeggiano per niente il Natale. I primi perché gli attribuiscono origini pagane, i secondi perché non riconoscono Gesù come Dio e Messia. Per i musulmani, infine, figure come Gesù e Maria sono ritenute molto importanti, tuttavia il Natale non è considerato una festa sacra, perché riconoscono come Messia solo Maometto.

Quando la diversità va spiegata
Non per tutti, dunque, il 25 dicembre è Natale. Ed è possibile che i nostri figli si trovino già oggi a doversi confrontare con la diversità e la ricchezza di una società multirazziale e multiculturale. È importante, dunque, rispondere con chiarezza e serenità ai loro dubbi e alle loro domande: “Perché il mio compagno di banco non fa il presepe a casa? Perché il mio migliore amico non festeggia il Natale?”
I bambini, nella loro ingenuità, sono i primi a farsi domande sulle diversità che percepiscono intorno a loro ed è giusto, a partire proprio dai banchi di scuola, dare avvio a un dialogo. Proprio a scuola i bambini e i ragazzi infatti sono più disposti alla condivisione e all’amicizia. La crescente presenza nelle scuole di bambini di altre religioni ed etnie differenti deve essere un’occasione per educare alla reciproca conoscenza e alla pacifica convivenza fra popoli.
Come genitori dobbiamo cercare di collaborare con la scuola e provare, in un clima aperto e di confronto, a far comprendere ai nostri figli il riconoscimento e la valorizzazione dell’identità di ciascuno, tutelando però sempre le nostre radici religiose che non possono essere né dimenticate né cancellate. È giusto raccontare ai bambini che per la nostra religione il 25 dicembre è nato Gesù, Figlio di Dio. L’importante è spiegargli che le diversità esistono e vanno accettate. Ciascuno di noi interagisce con persone differenti, ognuna delle quali ha un proprio spazio che non va oltrepassato.
Il tema religioso deve avere lo spazio che merita, soprattutto nel periodo natalizio, dove più profonde possono essere le differenze. Sarà allora educativo parlare ai nostri bambini di religioni, di radici cristiane e relazioni con l’Islam o altri credo, del valore delle tradizioni religiose e delle specificità delle diverse fedi per aiutarli a crescere con consapevolezza e per fornire loro gli strumenti giusti per entrare nel “mondo dei grandi”.

01-12-2008

Sara Ferrar

http://www.guidagenitori.it

buon-natale

Un sincero augurio personale per

una rinnovata preparazione al Natale dalla vostra Maggy



Rudolf Steiner

Il Convegno di Natale

Per la fondazione della Società Antroposofica Universale 1923/24

Antroposofica Editrice

«Da parte di colui che vuole unirsi a questa Società, non viene richiesta l’adesione ad alcun principio, non gli viene imposta dogmaticamente alcuna professione di fede, alcuna convinzione scientifica, alcun indirizzo artistico; gli viene soltanto richiesto che si senta a suo agio nell’essere collegato con quanto avviene al Goetheanum.» Il programma del convegno, gli atti, le conferenze, le discussioni e i ritmi di meditazione della Pietra di fondazione.

Il programma del Convegno, gli atti, le conferenze, le discussioni e i ritmi interiori di meditazione della “Pietra di fondazione”.

Lo trovi su Macrolibrarsi



Autori Vari

The Christmas Present – 2 CD Christmas Melodies e Christmas Gospels + lettore CD Majestic

Le musiche che fanno più dolce il Natale

Red Edizioni

Confezione contenente un lettore CD portatile e 2 CD musicali: Christmas Melodies – le musiche che fanno più dolce il Natale

E’ indirizzato a coloro che della tradizione italiana e occidentale amano riascoltare i notissimi canti di Natale perennemente attuali: Tu scendi dalle stelle, Adeste Fideles, Stille Nacht, Jingle Bells, White Christmas. Ma il Natale coinvolge anche per la sua particolarissima atmosfera di gioia, che per molti va al di là della ricorrenza religiosa. Ecco, quindi, che accanto ai canti propriamente religiosi compaiono le celeberrime melodie di Strauss, le stesse che allietano milioni di persone durante il Concerto di Capodanno trasmesso da Vienna.

Christmas Gospels – Canti di preghiera e di speranza
Il Gospel è un genere religioso affine allo Spiritual; mentre quest’ultimo è un canto solistico che esprime la difficoltà esistenziale di persone discriminate e offese nella loro umanità (è il canto che nasce tra gli schiavi neri d’America), il Gospel è l’espressione corale di un popolo che fonda la sua speranza di riscatto nel Vangelo. Gospel significa appunto Vangelo.

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Suggerimenti e idee sul Natale