Dall’Ego al SE

Dall’Ego al SE

La Funzione dei Maestri

egoPARTE I

Nel processo del riemergere della verità fondamentale in ciascuno, i Maestri ci riconducono continuamente a Noi Stessi, accettano la nostra devozione verso di loro, poichè così impariamo ad aprirci alle Forze di Luce e si creano le situazioni per offrirci l’insegnamento. Incontrare i Maestri sul piano fisico può essere necessario o non esserlo, non esiste anche qui una regola fissa ma esiste una verità per ogni momento, per ogni situazione e per ciascuno di noi; il loro unico scopo che siano incarnati fisicamente o che ci siano vicini dal Piano Spirituale, è quello di condurci a scoprire l’ESSENZA.

Nel caso di un Maestro incarnato, la presenza, la parola, il tocco, lo sguardo, sono Iniziatori, danno avvio in noi a dei profondi processi di Trasmutazione; la loro energia iniziatrice entra in noi sempre più in profondità in virtù dell’atteggiamento di amorevole fiducia che sviluppiamo nei loro confronti. E’ stato dato all’uomo il Libero Arbitrio quindi egli può chiudersi in se stesso e rifiutare qualsiasi aiuto, questa è la vera morte da temere: l’orgoglio. Se percepiamo la forza d’Amore di Verità del nostro Maestro o dei Maestri che incontriamo accettiamo di vedere noi stessi in loro come se fossero specchi così leggiamo e decifriamo la nostra Realtà interiore, vediamo in loro amplificata e realizzata la nostra Parte Divina; questo ci dà tanta gioia, pace e fiducia. Allora accettiamo di vedere attraverso loro la nostra parte più umana e terrestre, accettiamo di dissolvere il nostro orgoglio, ogni azione visibile e invisibile di un Maestro, di una Guida o di un Iniziato, procede dal Centro, dall’ESSENZA portando Energia Innovatrice e in questo procedere incontra le barriere e gli ostacoli che col tempo ciascuno di noi si è creato. Questi punti nei quali ci siamo lasciati più o meno involontariamene morire sono come buchi neri che sembrano vanificare ogni nostro impegno nel positivo ma non è tutto lasciato alle nostre piccole forze, i Maestri risvegliano in ogni buco nero un seme di Luce che attraverso la nostra collaborazione nel tempo spezzerà il meccanismo involutivo di morte. Non esiste però alcun progresso senza la nostra ferma determinazione di superare, coordinare, comprendere la prova che abbiamo davanti elaborandola e metabolizzandola, ogni insegnamento ci riconduce esclusivamente al nostro vero SE, rieducandoci ad accettare e riconoscere in ogni evento anche banale della vita un’occasione per crescere.

Quando troviamo il contatto con il nostro SE interiore possiamo accettare e riconoscere il senso degli eventi, iniziamo a vedere le cose nella loro vera Luce, gli eventi apparentemente negativi producono turbamenti, problemi e difficoltà che possono esserci di guida non come fini poichè il fine è tutt’altro ma come mezzi di risveglio per scuoterci dal torpore nel quale abbiamo forse troppo a lungo vissuto credendo di essere svegli.

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Sulla Coerenza e sul Coraggio: Oriana Fallaci

ORIANA FALLACI

Sulla coerenza e sul coraggio

Da F. Z. Castelfidardo (AN) :

oriana-fallaci3“Vedete , ci sono due metodi per giudicare le persone . Uno molto semplicistico: si giudicano le persone per quello che dicono . Un altro molto più profondo ed esaustivo : si giudicano le persone per quello che dicono e per quello che fanno . Ecco , avvicinandosi ad Oriana Fallaci non si può fare a meno di capire quanto il primo metodo sia ( passatemi l’espressione ) ….fallace , mentre per avere un’opinione su di lei bisogna per forza ricorrere al secondo metodo , quello cioè dove la parola si coniuga con l’azione , dove la coerenza si sposa con il proprio credo , e dove è possibile riscontrare fin da subito se la parola era mera illusione ed inganno , o se invece era figlia della propria coscienza , ragione per cui si legittima il proprio verbo ancorandolo a ciò che si pensa sia la verità assoluta .

Supportare la parola con i fatti è quanto di più ostico e difficile possa esistere . Il tutto richiede coerenza , coraggio , sprezzo del pericolo e del ridicolo , sopportazione quasi stoica delle critiche più o meno interessate che verranno . Sarebbe molto più facile parlare bene e razzolare male. Da noi, in Italia , lo fanno quasi tutti i politici , tanto è vero che è diventata la scorciatoia per accedere comunque al rispetto della gente , che , purtroppo , nel giudizio si ferma all’apparenza senza andare oltre , vanificando così la sicura scoperta di inganni che rimangono , di conseguenza , inesplorati .

La Fallaci invece ha fatto della coerenza una propria ragione di vita onde per cui la simbiosi tra parola ed azione , nel suo caso , è talmente garante di una filosofia di vita che per forza di cose c’è da credere a ciò che dice , senza riserva alcuna . E non è che non ci siano , o non ci siano state , correzioni in corso d’opera . Coerenza con se stessi vuol dire l’ammissione , anche se postuma , di errori di valutazione , come quando , coinvolta dagli eventi e dalle emozioni che sempre enfatizzano certi momenti , prendeva posizioni più o meno velatamente antiamericane nella guerra del Vietnam, salvo poi , a mente fredda , rianalizzare le vicende ed emettere giudizi più ponderati che rivalutavano le ragioni dandone le giuste collocazioni . L’importante era essere in pace e in sintonia con la propria coscienza.

oriana-fallaci2Oriana è stata sempre in prima linea, sia in tempo di guerra quando disdegnava il comodo approdo in una stanza d’albergo preferendo la trincea là dove una pallottola può sempre attraversarti il corpo rubandoti la vita in un amen , sia in tempo di pace quando ad imperversare erano svolte epocali della società che non la vedevano consenziente e tormentavano la sua anima .
Molti , al suo posto , avrebbero evitato di mettersi in gioco , del resto fama , onori e rispetto non le mancavano essendo considerata una delle migliori giornaliste al mondo . Poteva lasciar scorrere i suoi giorni all’insegna del successo indiscusso e indiscutibile , senza andare a polemizzare con controparti che l’aspettavano al varco sol perché lei si rifiutava di adeguarsi al political correct , come si usa dire oggi . E invece lei no , quegli occhi che avevano visto la cruda realtà di tanto sangue scorrere in terra , di carni straziate sol perché certe idee esasperate avevano reso possibili le guerre tra i popoli , non potevano far finta di niente di fronte a distorsioni abnormi della verità . Ecco perché lei si è rimessa l’elmetto , montando in sella a quella incoscienza , che seppur ponderata, l’aveva portata sulla soglia pericolosa di tante battaglie e si è tuffata nell’agone per far sentire alta la sua voce contro gli ipocriti che , forse per convenienze personali , andavano portando la società alla deriva legittimando fatti e circostanze che stravolgevano la logica e la verità .

Da questa coraggiosa presa di posizione , che la costringe a vivere sotto scorta in quanto minacciata di morte , da questo atroce bisogno di raccontare le cose con l’intento di fermare la pericolosa deriva verso la catastrofe , da questo grido disperato verso una società disattenta che balla sulla tolda della nave inconsapevole che l’impatto con l’iceberg sta per arrivare , sono nati i suoi due libri : “ LA RABBIA E L’ORGOGLIO e la FORZA DELLA RAGIONE .

Ad onor del vero i due libri sono l’uno il complemento dell’altro . Fu all’indomani della tragedia dell’11 Settembre a New York , che la Fallaci sintetizzò in maniera illuminata nè “ La Rabbia e l’Orgoglio” i sentimenti e le angosce che l’avevano pervasa dopo il crollo delle due torri . In quell’analisi , seppur lucida , prorompevano inarrestabili e dominavano : la rabbia, lo sgomento, l’indignazione e lo sconcerto verso un mondo, quello islamico , che aveva potuto inscenare una tragedia così macabra e devastante . A balzare agli occhi era un’acredine verso tutto quello che proveniva da quella religione, anzi da quella filosofia che nega ogni anelito di libertà e di democrazia . Tra smanie di vendetta e moniti all’umanità , aggrappandosi all’orgoglio , la Fallaci metteva in guardia la società dalla strategia strisciante dell’islamismo , sia esso radicale e non , che tutto pervade e penetra in maniera subdola e devastante. La foga e la crudezza dell’articolo hanno innescato, come d’uso, le reazioni più diverse. I più hanno fatto ricorso a giudizi negativi, dove aleggiava un compatimento quasi misericordioso verso una mente tarata da bollenti spiriti che vedeva tutto in negativo e sembrava voler infilzare mulini a vento immaginari ammantandosi di ridicolo .

Poi avvenne la tragedia di Madrid , dove morirono tantissime persone. Una immane carneficina proveniente sempre dalla stessa mano e mossa dalla stessa matrice islamica. E’ stato allora che la Fallaci , raccattando quanto gli era rimasto del discernimento e della ponderatezza propri dell’intellettuale , e avvertendo l’imminenza del pericolo , ha dato vita al secondo libro sul tema, intitolandolo emblematicamente : La Forza Della Ragione. E per un motivo molto semplice : semmai i lettori avessero confuso le sue precedenti tesi ritenendole inquinate solo da ottuse prese di posizione verso una religione da condannare…. a prescindere , attraverso la Ragione , anzi attraverso la Forza che dovrebbe essere insita nella Ragione , la gente avrebbe dovuto soffermarsi a riflettere , e a considerare la minaccia di un annientamento, come prossima e per nulla peregrina . La Fallaci , attraverso ragionamenti lucidi e propri di una disamina profonda e sentita , constata che il terrorismo non è l’unico aspetto della strategia araba per il dominio sull’occidente , ma solo il volto più sanguinario e conclamato , in quanto scopo occulto , ma facilmente deducibile dai fatti , è quello di distruggere gli occidentali dall’interno, insinuandosi nella cultura , imponendo le propri leggi , pretendendo rispetto senza dare contropartite , asservendo la democrazia esistente ai propri disegni di conquista , ricorrendo alla proliferazione dei figli per sovrastarci anche numericamente e , in ultima analisi, diffondendo il verbo islamico per renderci schiavi di una filosofia di vita che disconosce ogni diritto e annulla ogni personalità .
oriana-fallaciLa Fallaci ha addirittura dato un nome a questo processo di disfacimento che si sta maturando . L’ha chiamato con un neologismo efficace ed eloquente : “ EURABIA” , un acronimo che vuol dire una Europa invasa e compenetrata dall’Arabia . Una minaccia che fa leva sul declino della ragione di noi occidentali che facciamo conto sulla nostra invulnerabilità a certi concetti che negano democrazia e libertà , sulla consapevolezza di una società superiore che si è data regole che hanno posto al centro l’uomo e il conseguimento della felicità , sulla certezza che , comunque sia , alla fine sarà sempre l’illuminismo a trionfare sull’oscurantismo . Niente di più sbagliato secondo lei . La Fallaci , tramite questo libro urlato con tutta la rabbia che ha in corpo , ammonisce l’Occidente che sta rischiando di brutto e che si troverà ben presto a varcare una soglia di non ritorno al di là della quale le nostre donne verranno considerate poco più che cose, e il progresso una sorta di colpa da espiare e da non reiterare riportando le lancette del tempo indietro di secoli .

Attraverso il racconto di episodi vissuti , la Fallaci scopre con angoscia quanto la minaccia dell’Islam sia una realtà che sta affondando sempre più le radici nella società occidentale , una società disponibile ad accettare qualsiasi diversità ,sia essa religiosa che di costume , in modi irragionevoli , supini , senza filtri e senza ripulse . E’ questo atteggiamento che la nostra scrittrice depreca , e avendo il dubbio che non fossero stati sufficienti nel primo libro la rabbia e l’orgoglio , sentimenti scaturenti dall’irrazionale e dall’istinto primordiale e per questo volatili e criticabili ; per suscitare reazioni e prese di coscienza, fa ricorso alla … Forza della Ragione costruendoci sopra un libro per illuminare le coscienze nella speranza che qualcuno apra gli occhi prima che sia troppo tardi .

La Fallaci , presa com’è dall’impeto e dall’impulso, nega qualsiasi ospitalità a tentativi che contemplino almeno un qualche dialogo tra le due civiltà , negando agli islamici ogni pur minima parvenza di buonafede, e non facendo distinzioni tra islamismo e fondamentalismo , anzi rimandando per ogni giudizio al Corano, là dove il cristiano è considerato un infame e un infedele da eliminare senza se e senza ma , ammonendo così che già fin dai loro testi sacri è esclusa ogni trattativa di pace che prospetti la buona convivenza tra i due popoli . E per dar forza alla sua tesi cita la sura del Corano là dove si recita : “ Allah non permette ai suoi fedeli di fare amicizia . L’Islam sormonta , non si fa sormontare . Non siate deboli con il nemico , non invitatelo alla pace . Uccidete gli infedeli ovunque si trovino . Assediateli e combatteteli con ogni sorta di tranello “ . E’ pur vero che non sempre si deve reagire con l’occhio per occhio e il dente per dente , certi estremismi possono essere pericolosi ,di certo però neanche il lassismo e la supina sudditanza di noi occidentali verso chi sparge terrore al sol fine di prevalere attraverso l’intimidazione e la minaccia , è il giusto atteggiamento per arrivare all’azzeramento delle differenze e delle discordanze.
Tempi difficili ci attendono , e pur perseverando nell’intento pacifico di gettare un ponte tra le due civiltà , è in momenti confusi come questo che non si può prescindere dal ricorrere a menti illuminate come quella di Oriana Fallaci . Dobbiamo quindi tenere conto della sua disamina della realtà , anche se delimitandone certi eccessi e certe escandescenze , anche perché , a parte i toni convulsi e le invettive eclatanti , c’è sempre da fidarsi di una persona che ne ha viste tante e che ha fatto della coerenza tra la parola e l’azione la propria filosofia di vita .

Riflessione: quel’è, secondo te, il giusto atteggiamento?

http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.964



Oriana Fallaci

La Rabbia e l’Orgoglio

Rizzoli

Con “La rabbia e l’orgoglio” Oriana Fallaci rompe un silenzio durato dieci anni. Lo rompe prendendo spunto dall’apocalisse che la mattina dell’11 settembre 2001, non molto lontano dalla sua casa di Manhattan, disintegrò le due Torri di New York.

Preceduto dal clamore che la parte pubblicata dai giornali in Italia e all’estero suscitò diciotto giorni dopo l’immane tragedia, il libro si presenta nella sua versione originaria e integrale. Il testo è inoltre arricchito da una prefazione in cui la Fallaci spiega dove esso nacque e in cui descrive la realtà globale della Guerra Santa. Una prefazione dove a sorpresa parla anche di se stessa: del suo lavoro, del suo ermetico isolamento, delle sue scelte rigorose e spietate.

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Stefano Allievi

Ragioni senza forza, forze senza ragione

Una risposta a Oriana Fallaci

Emi

“Il libro di Stefano Allievi è efficace e mordente, ma allo stesso tempo saggiamente moderato nei toni. Non è facile, infatti, inserirsi nel rovente dibattito sullo scontro di civiltà. Le argomentazioni di Oriana Fallaci, che hanno provocato reazioni tra intellettuali, giornalisti, politici e gente comune, fanno riflettere: qual è oggi il nocciolo della cultura occidentale? Dov’è oggi quella religione civile che ha mobilitato culture e modelli politici attorno ai valori di libertà, diritti umani, uguaglianza, laicità…?

Fallaci ipotizza che oggi questa cultura si debba esprimere per contrapposizione: è occidentale tutto quello che si oppone all’islam. Noi siamo convinti che debba esprimersi, invece, nell’interazione, ovvero nella logica del dialogo, dell’incontro, della negoziazione di valori condivisi.

L’Autore ricorre alla metafora del fiume e dello stagno. L’Occidente delle torture nella prigione di Abu Ghraib è un fiume o uno stagno? E l’Islam europeo è acqua stagnante o acqua corrente? È giusto provare a comprendere gli eventi sulla base di altri dati e di altre opinioni, per rendere meno unilaterale il nostro giudizio. Insomma, discutiamone.

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Il Miracolo dell’Amore: Fatti, non Parole

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Il Miracolo dell’Amore: Fatti, non Parole

Tutta la mia vita è incentrata sulla pratica. Chiunque pratichi l’amore ritorna alla casa divina, indipendentemente dalla via che segue o dal nome che le dà.

Non c’è una via migliore delle altre. Non arriverai a casa prima se credi in me piuttosto che in Krishna o nel Buddha. L’essere umano che ama di più compie i maggiori progressi. Questa è la semplice verità.
Le religioni, le sette e i dogmi non sono altro che ostacoli sul viaggio verso casa. Chiunque pensi di essere in possesso della verità assoluta edifica la sua casa sulle sabbie mobili. Non passerà molto tempo prima che scopra che il suo orgoglio, la sua ristrettezza di vedute e la sua mancanza di tolleranza verso gli altri sono stati la causa della sua rovina. Se sei una persona che ama, che importanza ha se sei ebreo, musulmano o taoista? L’amore si esprime indipendentemente da ciò in cui credi.
Il linguaggio dell’ amore non è fatto di parole. Puoi usarle, ma l’amore non dipende dalle parole che usi.
Poche parole semplici e un gesto fatto col cuore sono sufficienti per trasmettere la tua accettazione e la tua celebrazione dell’ altro.
Le parole e i concetti non apriranno il tuo cuore. Solo l’amore può aprirlo. Quando ti apri all’amore che hai a disposizione e lo offri liberamente agli altri, ti saranno date le parole necessarie. Non dovrai lottare per sapere che cosa dire o che cosa fare.
Quando c’è l’amore nel tuo cuore, la strada ti si apre davanti. Le azioni fluiscono spontaneamente da te. Non c’è imbarazzo, né ambivalenza o ponderazione. Perché queste non sono le qualità dell’ amore. L’amore è incondizionato e diretto. Trova sempre l’amata, anche se è nascosta.

tratto da “Il Miracolo dell’Amore” di Paul Ferrini


Paul Ferrini

Il Miracolo dell’Amore – Nuova Edizione 2007

Riflessioni dalla Mente di Cristo

Macro Edizioni

La luce della verità vive anche nel luogo più oscuro.
L’assenza totale di luce non esiste.
Il buio non può esistere che in relazione alla luce.
Non importa quanto è grande il tuo dolore, la sua misura è data dal grado della tua sensazione di mancanza o perdita d’amore.
Tutta l’oscurità è un viaggio verso la luce.
Tutto il dolore è un viaggio verso l’amore incondizionato.

Nessuno rifiuta l’amore se esso viene offerto senza condizioni. E chi sarà ad offrirlo se non tu, fratello o sorella mia? Oggi berrai a fondo dalla sorgente del mio amore. Domani sarai tu la sorgente. Domani porterai al mondo il dono che ti è stato dato. Tu sei le mani di Dio che portano conforto e guarigione. E come darai, così riceverai. Credete che io sia speciale perché mi hanno crocifisso. Eppure voi venite inchiodati alla croce ogni giorno. E quando non siete crocifissi, piantate i chiodi per qualcun altro. Non c’è niente di speciale nell’essere crocifisso. Alcuni di voi credono anche che solo io sia risorto. E tuttavia voi siete resuscitati dalla morte dal potere dell’amore ogni volta che vi ricordate chi siete o chi è vostro fratello. Ogni volta che l’amore è dato o ricevuto la morte viene sconfitta. Perché tutto muore, tranne l’amore. Solo l’amore che avete dato o ricevuto vivrà per sempre. Quando vi ricordate della mia nascita in questo mondo, ricordatevi dello scopo della mia venuta. È anche il vostro scopo. E la vostra nascita in questa incarnazione non è meno sacra della mia. E neppure l’amore che trasmettete agli altri è meno importante di quello che vi è stato offerto attraverso di me. Noi tutti siamo porte verso l’infinito e l’eterno, e ogni volta che il vostro cuore si apre, lo spirito fa la sua comparsa nel mondo.

“Paul Ferrini ci conduce con abilità e coraggio oltre ogni imbarazzo, pregiudizio e attaccamento alle nostre ferite, svelandoci il segreto della capacità di perdonare noi stessi. Il suo lavoro è fondamentale per tutti coloro che sono pronti ad assumersi la responsabilità della propria guarigione”.
John Bradshaw

Le conferenze, i seminari e l’Affinity Group Process di Paul Ferrini hanno aiutato migliaia di persone ad approfondire l’esperienza del perdono e ad aprire i loro cuori alla presenza divina in loro stessi e negli altri.

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Paul Ferrini

Amare Senza Condizioni – Nuova Edizione 2007

Riflessioni dalla mente di Cristo

Macro Edizioni

Esiste soltanto un unico figlio di Dio e quello sei tu, soggetto e oggetto; Amante e Amato non sono due ma un’unica cosa.

Un libro magico sull’amore incondizionato. Paul Ferrini, unendosi alla mente di Cristo, in una serie di lezioni ci illumina sui passi essenziali da compiere per ottenere quella pace e gratificazione interiore che solo chi sa amare se stesso e gli altri in modo incondizionato è in grado di avere.

Imparare ad amare e a perdonare se stessi è un passo fondamentale da compiere per risvegliarsi ad una nuova vita priva di sofferenza.

“Ricorda, il bene in tuo fratello è il bene che è in te. Lascia che le tue paure e i tuoi giudizi si dissolvano nell’istante in cui vengono alla luce, ammetti i tuoi errori e sii tollerante con gli errori altrui… È semplice, non è vero? Lo è talmente che te ne dimentichi continuamente…”.

Questo libro vi aiuterà a portare la vostra comprensione dalla testa al cuore, imparerete a modellare questi insegnamenti di amore e perdono nella vostra vita:
“Questo mondo è una scuola nella quale sei venuto per imparare. Imparare significa commettere errori e correggerli. Imparare non vuol dire avere sempre ragione. Se tu fossi sempre nel giusto, che bisogno avresti di venire a scuola? Sii umile, amico mio. Sei qui per imparare, anche se devi accettare questa realtà per apprendere fino
in fondo le tue lezioni. Se non accetti di aver sbagliato, non posso aiutarti a correggere l’errore. Ma ammetti l’errore e la correzione e il perdono arriveranno…”.

Nessun libro propone in modo così semplice e profondo gli insegnamenti del maestro Gesù. Con grande passione, infatti, egli ci spinge a realizzare la nostra natura cristica.

“L’abbondanza entra nella tua vita, non perché tu abbia imparato a memoria delle parole magiche, ma perché hai imparato a portare amore a tutte le parti ferite della tua psiche. L’amore guarisce ogni percezione di divisione e di conflitto e riporta alla percezione originaria di interezza, priva di peccato e di senso di colpa… L’amore ti appartiene per l’eternità… senza forma, ma onnipresente, incondizionato, eppure facilmente rispondente alle condizioni del momento…”.

La consapevolezza cristica è alla portata di ogni essere umano!

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