Il senso della Vita: “Ricomincio da Capo”

ricomincioIl senso della Vita: Ricomincio da Capo

Come Ti comporteresti, come reagiresti se all’improvviso dovessi vivere un giorno che si ripete sempre allo stesso modo e l’unico a saperlo sei Tu?

Questo è proprio ciò che accade a Phil Connors, interpretato da Bill Murray, nel film “Ricomincio da Capo” divertente, simpatico e con un suo significato sociale ben definito. Film intelligente, che sottende dietro la sua apparente leggerezza temi molto profondi, e interrogativi filosofici non da poco.

“Ricomincio da capo” scritto da Danny Rubin, regia di Harold Ramis. Con Bill Murray (Phil Connors), Andie MacDowell (Rita), Chris Elliott (I) (Larry), Stephen Tobolowsky (Ned Ryerson), Brian Doyle-Murray (Buster), Harold Ramis (lo psichiatra) Marita Geraghty (Nancy), Angela Paton (Mrs. Lancaster), Rick Ducommun (Gus), Rick Overton (Ralph), Robin Duke (Doris la cameriera), Carol Bivins (presentatrice), Willie Garson (Kenny, assistente di Connors), Les Podewell (il vecchio).

Regia                 Harold Ramis
Sceneggiatura   Harold Ramis, Danny Rubin
Data di uscita    1992
Genere               Commedia

La trama: Il 2 febbraio, il “giorno della marmotta” che dà il titolo al film nell’edizione originale (il titolo americano è Groundhog day), è un’istituzione statunitense celebrata nel villaggio di Punxsutawney, a nord di Pittsburgh in Pennsylvania. Ricomincio da capo inizia il 1 febbraio. Phil Connors (Bill Murray), annunciatore meteorologico per una catena televisiva che ha sede a Pittsburgh, parte alla volta di Punxsutawney per il suo quarto anno di reportage sul giorno della marmotta, una prospettiva che non lo entusiasma. Lo accompagnano il suo operatore Larry (Chris Elliott), che Connors tiranneggia e che lo ricambia con antipatia, e la sua produttrice Rita (Andie MacDowell). Rita è agli antipodi di Phil per gusti e atteggiamenti ma sembra cercare comunque in lui un lato buono. ricomincio1
L’indomani, dopo la breve diretta sul festival, in cui la marmotta vede la sua ombra, i tre ripartono per Pittsburgh ma vengono bloccati da una tempesta di neve che Connors non aveva previsto. Rientrano a Punxsutawney e vi trascorrono la notte. Connors si risveglia alle sei del mattino e si accorge subito che qualcosa non quadra: la radio trasmette esattamente le stesse voci del giorno innanzi, le stesse persone lo incontrano alla pensione e per strada, e si ritrova a raccontare in diretta l’identico festival del giorno della marmotta.

A questo punto inizia un ciclo infernale. Giorno dopo giorno, alle sei del mattino, Connors si risveglia ritrovandosi alla casella di partenza del due febbraio. Superato lo choc iniziale decide di trarre un qualche partito dalla situazione e comincia a raccogliere informazioni sugli abitanti del villaggio. Grazie a questa strategia seduce l’avvenente Nancy Taylor, svaligia un furgone per il trasporto valori, si dà alla bella vita, eccetera – episodi che naturalmente non si estendono al di là dello spazio del due febbraio. Quando però cerca di applicare i suoi piani a Rita la differenza tra i due si rivela insuperabile. Faticosamente Connors cerca di costruire la giornata perfetta, che dovrebbe culminare nella seduzione di Rita, ma inesorabilmente si scontra con il bisogno di sincerità della ragazza che intuisce la macchinosità dei suoi tentativi.

Dopo alcuni tentativi di suicidio del tutto inutili perché Phil continua a svegliarsi la mattina del due febbraio, l’uomo diventa sempre più affabile affabile con Rita e Larry. Si dà alla scultura di statue di ghiaccio. Decide di dedicarsi agli studi. Inizia a seguire un corso di pianoforte. Ne seguiamo i progressi. Conosciamo un Connors buono, che si dispera per non riuscire a salvare un pover’uomo che pare condannato a morire un due di febbraio e che finisce con l’accettare che alcune cose non possono venir comunque cambiate nel giorno che egli vorrebbe perfetto.

Nell’ultimo giorno della marmotta Connors compie una serie di buone azioni che gli permettono di guadagnare l’affetto degli abitanti di Punxsutawney e l’ammirazione di Rita che lungi dal trovarlo insopportabile lo compra all’asta degli scapoli. L’amore infine conquistato lo libera dalla ripetizione; il risveglio al tre febbraio porta con sé l’accettazione del destino: Connors vuole vivere a Punxsutawney.

“È già ieri” :Remake italiano del più riuscito film americano Ricomincio da capo

“Ricomincio da Natale”: copia del magnifico Giorno della marmotta traspostato nel periodo natalizio.

La morale:

Se non ci fosse domani, non ci sarebbero conseguenze e cattivi risvegli. È la morale bonariamente sottoproletaria che Phil Connors fa scoprire con facile maieutica ai suoi compagni di bevuta Gus e Ralph. Se non ci sono conseguenze tutto è permesso e possiamo non star più alle regole. La morale ha un’importante dimensione metafisica. In un mondo con una struttura diversa dalla nostra – come sembra essere quello in cui è temporaneamente confinato Connors – gli atti potrebbero avere conseguenze modeste e comunque circoscritte per colui chi li compie.

Avrebbero comunque delle conseguenze, contrariamente a quanto sostiene Ralph. Connors dà qui un’ulteriore prova di cinismo, dato che le conseguenze sono circoscritte per lui e non per gli altri. Ma certo i vincoli della situazione sono più deboli per Connors, che sa che per lui non ci sarà “domani”. Il successo morale dipende in buona parte dalla fortuna morale, dal gioco di conseguenze che rendono un atto buono o cattivo, ma la situazione di Connors indica che tale successo dipende anche dalla possibilità di conoscerne le conseguenze. E Connors sa che le conseguenze dei suoi atti non saranno mai avvertite da lui. In questo senso è una creatura morale bizzarra.

La conoscenza di Connors è diversa dalla nostra. Un po’ come il pianista che ripete lo stesso pezzo per impararlo, Connors ripete la cassetta metafisica dello stesso giorno. Tuttavia la conoscenza che ne ottiene si rivela inutile là dove dovrebbe dare i frutti migliori. Nonostante egli riesca a ottenere facilmente sesso e denaro, non riesce a conquistare Rita. A Rita non interessa quello che Connors sa, e addirittura la indispone che egli sappia anticipare tutti suoi desideri. Connors è un filologo di Rita, ma la sua erudizione è totalmente inutile. A Rita interessa un certo tipo di Connors, un Connors con certe qualità. La conoscenza è inutile perché non cambia Connors.

Non nasce mai un Connors nuovo o migliore, e difatti egli si ritrova ogni giorno ad essere il Connors che era il giorno prima. Questo è il vero significato della seconda parte del film, il vero senso, incidentalmente, del ricominciare da capo. Connors spezzerà il cerchio infernale quando passerà da una conoscenza che si limita a raccogliere dati a una conoscenza che lo trasforma. Imparare a suonare il piano trasforma colui che impara perché nell’apprendimento non ci si limita a memorizzare un pezzo, ma si acquisisce una tecnica che permette la padronanza di un numero virtualmente illimitato di pezzi.

Sto prendendo il film troppo sul serio? Si potrebbe anche interpretarlo come una caricatura di un certo messaggio tipicamente ‘americano’, dell’ansia di migliorarsi, delle guide per il ‘self-improvement’ che suggeriscono, per l’appunto, di dedicarsi appassionatamente a un hobby come la scultura del ghiaccio o il pianoforte, non certo di passare cinque anni a studiare il sanscrito o la meccanica quantistica. Forzando la mano alle intenzioni dello sceneggiatore, vorrei sostenere che il film mostra quanto conti la decisione di intraprendere questo viaggio che conduce alla conoscenza, e la decisione, sempre ripetuta, di continuarlo.

Possiamo parlare qui di un valore intrinseco della conoscenza, al di là di tutti gli usi strumentali che Connors può farne: limitati alle circostanze del momento nella prima parte del film, o inseriti in un grande progetto di vita nella seconda parte.

La metafisica del film, come abbiamo visto, è particolarmente deviante. Alle sei del mattino il protagonista si muove simultaneamente su due coordinate metafisiche, tempo e universi paralleli. Il tipo di conoscenza che può ottenere e il modo in cui questa si lega all’intuizione morale per cui la conoscenza ha un valore intrinseco potrebbero semplicemente dipendere dall’artificiosità della situazione, dalla metafisica molto particolare che ci propone lo sceneggiatore. Ma il legame con il mondo reale è in agguato dietro l’angolo, e ci viene offerto già al terzo giorno. Connors chiede a Gus e Ralph che cosa accadrebbe se uno fosse condannato a vivere sempre nello stesso luogo e i giorni fossero tutti uguali e nulla fosse veramente importante. Gus osserva, sconsolato, che questa è in fondo la sua vita: “That sums it up for me”. Il mondo reale non è poi così diverso.

L’onniscienza è moralmente insufficiente in quanto non rende necessariamente migliori. Il punto di vista fuori dal tempo e l’onniscienza sono irrilevanti ai fini morali. Non dovremmo accettare consigli e leggi da un dio. Gli inventori delle religioni sembrano averlo intuito quando hanno creato i miti degli dei fattisi uomini e scesi sulla terra a prodursi in spettacoli strani che attirassero l’attenzione degli umani. Per gli umani il viaggio alla ricerca della conoscenza è l’unica cosa che sembra veramente poter contare, e su cui nessun dio ha alcunché da insegnare.

La conoscenza e persino l’onniscienza possono non aver valore se non nella contingenza delle situazioni. Non basta essere dei e a volte la compagnia di un dio è noiosa. Anzi, gli umani hanno il privilegio di potersi migliorare, ed è questo che li rende così interessanti. Ciò che sembra avere un valore intrinseco è il cammino che ci porta alla conoscenza, e la conoscenza stessa. Per trarre questa morale Ricomincio da capo ci mostra una situazione che mancava al repertorio delle tragedie classiche. Ci mostra l’epica di un dio che diventa uomo e scopre che da uomini si sta meglio.

Roberto Casati
http://www.caffeeuropa.it/attualita01/123destino-marmotta.html

Riflessione: Questo film ci riconduce ai momenti in cui proviamo dei rimpianti per azioni compiute o non compiute, parole dette o non dette …..Ti sei mai chiesto cosa faresti se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita?

Ti è mai capitato di vivere più esperienze allo stesso modo o meglio seguendo le stesse dinamiche e quindi ad ottenere gli stessi risultati, anche se in momenti diversi e con persone diverse?  Come mai accade questo…..




Hamilton Beazley

Basta con i Rimpianti

Essere prigionieri del passato impedisce di vivere pienamente

Red Edizioni

Tutti possiamo riuscire a liberarci dai rimpianti, semplicemente conoscendo gli strumenti spirituali e psicologici che possono aiutarci a vincerli, combattendo gli schemi mentali sbagliati ed esaminando a fondo le nostre colpe. – Individuare le varie tipologie di rimpianti e di ricordi dolorosi; – conoscere gli strumenti spirituali e psicologici che ci aiutano a vincerli; – combattere gli schemi mentali sbagliati che li alimentano; – esaminare a fondo le nostre responsabilità; – perdonare con magnanimità chi ci ha ferito e noi stessi.
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Tullio Avoledo

L’Ultimo Giorno Felice

Edizioni Ambiente

«Ma c’è una sensazione forte proprio lì, in mezzo al torace: come se al posto del cuore ci fosse un terreno scavato, da cui tutto il buono è stato portato via. E nel vuoto prosciugato di ogni valore e bellezza, è come se lì adesso ci fosse una discarica di rifiuti.»

Francesco Salvador, cinquantenne, avvocato di successo. Una domenica, insieme a moglie e figli, si imbarca per una gita sulle isole della laguna veneta. Ma non riesce a godersi la bella giornata, il cellulare squilla in continuazione, e i fili della sua vita si aggrovigliano sempre di più. Francesco ha fatto i soldi vendendo i terreni lungo il fiume comprati con il duro lavoro di suo padre. Sul letto di morte gli aveva promesso che non li avrebbe mai venduti, in realtà li ha ceduti e ora sono utilizzati come cave di ghiaia e discariche. Ne è rimasto uno solo, quello su cui abita il vecchio zio. La situazione gli è ormai sfuggita di mano e precipita nel corso della giornata…

Un romanzo di atmosfere e rimpianto, in cui l’ironia lucida e disperata della prosa di Avoledo racconta il progressivo deterioramento dei nostri fiumi e delle nostre vite.

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Attaccamento e Sofferenza – Felicità: Lasciar Andare

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La felicità è la condizione naturale dell’ essere interiore (Anima), la maggior parte di noi non vive una condizione di felicita’ e gioia interiore poichè la mente e l’ ego interferiscono con la vibrazione Anima, per cui l’ individuo vive in una condizione di separazione, nell’ illusione che qualche evento esterno ad esso possa colmare il suo cuore di gioia e felicità. La condizione di separazione comporta che l’ individuo si illude di dover fare qualcosa per attirare la gioia e la felicita’ nella sua vita. Questa proiezione illusoria si proietta nei componenti della famiglia, la societa’ le Istituzioni Pubbliche moltiplicando a dismisura i conflitti, tali conflitti sono a loro volta moltiplicati poiche’ un numero di persone, il cui intento e’ solo di aquisire danaro e potere, lavorano puntigliosamente a moltiplicare tali conflitti e a renderli sempre piu’ insolvibili per trarne vantaggio. In questo quadro poco rassicurante dobbiamo ritornare a considerarci Uno, e a vedere nel conflitto non un attacco dall’ esterno ma una percezione del sè.

felicita2Nel caso che la controparte comunque viva nella separazione e comunque non voglia aprire il suo cuore e la sua mente bisogna non creare resistenza e semplicemente contenere, con la mente tranquilla, i danni che inevitabilmente i conflitti e il senso di separazione creano. In altre parole Essere senza dover fare nulla. Cio’ non significa l’ essere passivi, ma operare ed agire con la mente assolutamente tranquilla, Essere centrati significa essere focalizzati nel proprio scopo, l’ unico vero e assoluto scopo che abbiamo nell’ esistenza e’ di rimanere nel silenzio e di ascoltare la nostra Anima, Lei ci condurra’ nelle esperienze della vita che le sono necessarie, che possono essere piacevoli o non piacevoli. L’ avere la piena responsabilità della propria vita nel senso piu’ profondo  perche’ cio’ crea il vuoto nella mente, e ci pone nella condizione di accettare tutto cio’ che la vita ci porta ad esperire nel bene e nel male. L’ imperativo non e’ di lamentarsi  o arrabbiarci con chi ci rende la vita difficile ma di chiedersi perchè, nel silenzio, e ascoltare la risposta, quando la risposta arriva (Ascolto dell’ Anima) la elaboriamo, cosi impariamo e possiamo andare avanti.

Non attaccarsi a nulla ! Verificare con obiettivita’ quali attaccamenti abbiamo, scriverli!
Verificarli a fondo essi ci dicono dove stiamo deviando dalla nostra Anima.  Ogni attaccamento comporta un freno al fluire dell’ Energia e quindi una sofferenza. Dobbiamo essere impeccabili, nel senso di essere noi stessi sempre e comunque sia che siamo in mutande sia che vestiamo uno Smoking. Se non lo siamo ci sono degli attaccamenti e delle paure in altre parole non riusciamo a lasciar andare. L’ esistenza e’ un fluire di esperienze dove tutto e’ costantemente in movimento perchè c’ è , insita nelle Leggi Naturali l’ aggiustamento costante delle numerose forze che agiscono nella nostra Dimensione, alle quali noi contribuiamo  come creatori della realta’. Questo aggiustamento o ricerca dell’ equilibrio è costante e presente ovunque, in ogni cosa, azione, perciò dobbiamo essere fluidi e lasciare che avvenga qualunque cosa che deve avvenire, senza interferire. Molta sofferenza si crea perche’ la gente si attacca alle cose al danaro, alla casa, al potere, all’ amore, perchè si ha paura di perderle.

felicita

Lasciate andare, lasciate andare, lasciate andare……………………………….

di Giorgio Capuzzo

facilmente contattabile a questo indirizzo: capuzgio@hotmail.com



Blaise Pierrehumbert
L’AttaccamentoDalla teoria alla pratica
Magi Edizioni Scientifiche

Il testo offre al lettore italiano una preziosa integrazione delle idee fondamentali che dal 1920 animano la psicoanalisi e la psicologia dello sviluppo. Dopo Freud e Jung, con Abraham e Ferenczi, prende forma, grazie ad Anna Freud e Melani Klein, l’analisi infantile, a cui Winnicott e Bion, Bick, Harris, Meltzer, Tustin, Neumann e Fordham danno luminosi apporti.

Con il cruciale contributo di Bowlby, paziente di Klein, inizia nel secondo dopoguerra una complessa ricerca sull’attaccamento, che procede tra teoria delle pulsioni, teoria delle relazioni oggettuali, osservazione della relazione madre-bambino.

Main, Ainsworth, Holmes e Fonagy approfondiscono il dibattito sul tema che la psichiatra e analista junghiana Jean Knox in “Archetipo, attaccamento, analisi” (Edizioni Magi) denomina la “mente emergente”, ponendo in primo piano la valenza fenomenica di patologia e normalità nel ritmo che scandisce il concepimento, la nascita e la vita perinatale, determinanti per l’attaccamento tra adulti.

Psichiatri, psicologi, psicoanalisti, analisti possono, attraverso le pagine di questo volume, acquisire la conoscenza caleidoscopica – in area infantile, così come in area intergenerazionale – dei clinici francesi e svizzeri, da Lebovici a Jeammet, da Pierrehumbert a Galfon.

La cultura psicologica europea ribadisce così l’impossibilità di separare la teoria dell’attaccamento dalla realtà, sempre in parte imprevedibile, della dimensione analitica che richiede, al tempo stesso, capacità di inventario e di inventiva.

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Gerald Jampolsky
Amare è Lasciare Andare la Paura – Nuova Edizione 2007
Essere Felici Edizioni

Un invito potente a lasciar andare la paura e vivere pienamente l’Amore, in tutte le sue manifestazioni. Un invito a cui non possiamo resistere, se vogliamo trasformare la nostra vita in qualcosa di meraviglioso.

Gerald Jampolsky ci guida alla scoperta di un modo efficace per abbandonare e non lasciarsi più condizionare dai rancori del passato e dalle ossessioni del futuro, rendendo noi stessi e la nostra vita migliori perché, finalmente, la nostra energia può esprimersi nel presente.

È un momento fondamentale, perché cominciamo a vedere, sentire e pensare in maniera diversa. «Durante il giorno, quando stai per essere preso dalla paura, ricorda a te stesso che puoi invece sperimentare l’Amore», dice Gerald Jampolsky. L’Autore, attraverso esercizi e suggerimenti tratti dalla propria esperienza personale, indica il percorso per comprendere che le paure sono un freno che impedisce di vivere pienamente e che non dobbiamo più permettere a queste emozioni negative di limitarci.

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Guy Finley
Lasciare andareCome sconfiggere lo stress e vivere secondo i propri ritmi
Essere Felici Edizioni

Da questo brillante libro scoprirai che non devi dipendere da niente e da nessuno per essere felice, e che la rabbia, la depressione e l’ansia provengono da un’imperfetta conoscenza di se stessi e delle proprie dinamiche psicologiche.
Capirai che molte dipendenze possono anche essere indefinibili: per esempio che non c’è nessuna differenza fra una persona che distrugge la sua vita con l’alcool e chi la distrugge con paure, con la depressione o lavorando come un ossesso.
Il risultato finale è lo stesso: una vita che non funziona e che distrugge se stessa e tutto ciò che le sta intorno.
Il libro di Guy Finley è una lezione molto potente eppure piacevole e leggera per imparare a lasciare andare chi pensi di essere. I principi quì presentati in modo così gradevole, sono più profondi dell’oceano.
Credimi, il tuo cuore sa già quanto essi siano giusti. L’insuccesso non ha il diritto di esistere. Anche tu te ne renderai conto.

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Vivi la Vita

La Vita è…

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La Vita è
un’opportunità: coglila;
La Vita è
bellezza: ammirala;
La Vita è
beatitudine: assaporala;

La Vita è un sogno: fanne una realtà;
La Vita è una sfida: affrontala;
La Vita è un dovere: compilo;

La Vita è un gioco: giocalo;
La Vita è preziosa: abbine cura;
La Vita è una ricchezza: conservala;

La Vita è amore: godine;
La Vita è un mistero: scoprilo:
La Vita è promessa: adempila;

La Vita è tristezza: superala;
La Vita è un inno: cantalo;
La Vita è una lotta: combattila;

La Vita è un’avventura: corrila;
La Vita è felice: meritala;
La Vita è Vita: difendila;

da “Vivi la Vita” di    Madre Teresa di Calcutta

Difendiamo dunque la nostra Vita ,
possiamo fare qualcosa anche per loro……

Adotta un Bambino a Distanza

Non è difficile togliere un bambino dalla strada e dalla miseria,offrirgli una casa, un letto, la sicurezza di mangiare.
L’adozione a distanza con SOS è il modo più efficace per farlo.
Perché con l’adozione a distanza dai a un bambino orfano o abbandonato una mamma SOS, la certezza di essere nutrito, curato, avviato allo studio.
Fino a quando diventa autonomo, in grado di vivere un’esistenza dignitosa.

SOS Italia Villaggi dei Bambini – via Durazzo, 5 – 20134 Milano –
C.F.80017510225 –

Tel. (+39) 02.55231564 – Fax. (+39) 02.56804567


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Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

“La famiglia, “unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere” integralmente il suo ruolo nella collettività”.

Coerentemente con il modello SOS a livello internazionale, anche SOS Villaggi dei Bambini ha una politica di intervento centrata sul bambino. Questa politica è frutto di confronto interno con tutte le realtà SOS di accoglienza in Italia e a livello mondiale con tutte le organizzazioni SOS ed è coerente con i principi sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.

Questo modello è basato sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere.

L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.

Due i programmi di intervento:

  • programmi di rafforzamento familiare
  • programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio – lungo termine.

Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui


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Louise L. Hay

Puoi Guarire la tua Vita – DVD

Macrovideo
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È finalmente uscito il primo film in assoluto su Louise L. Hay!

PUOI GUARIRE LA TUA VITA

Dal libro omonimo che ha venduto 35 milioni di copie nel mondo….lo stesso successo sta per ripetersi ora con il DVD!
Louise L. Hay continua ad ispirare ed elevare milioni di persone ogni giorno!

Louise è una terapeuta, un’insegnante, una scrittrice, un modello, una guida, una pioniera, un vero e proprio punto di riferimento per tutti i veri ricercatori!

Nel film Louise L. Hay, fondatrice della Casa Editrice Hay House, coinvolge numerosi personaggi di fama internazionale come Gregg Braden, i coniugi Hicks, Wayne W. Dyer, Cheryl Richardson, Chtistane Northrup, Doreen Virtue, Mona Lisa Schulz e Leon Nacson, Gay Hendricks.

Alcuni dei migliori autori della casa editrice da lei fondata vengono intervistati e raccontano, insieme a Louise, le ragioni del suo e del loro successo.

“Ci sono molti modi per percorrere un sentiero spirituale – tante quante persone lo percorrono”

Il messaggio che Louise Hay sta diffondendo da oltre 20 anni è: cambia i tuoi pensieri, puoi cambiare la tua vita.

Molto di più di un racconto biografico della vita di Louise, con una colonna sonora indimenticabile, il film ci conduce irresistibilmente e dolcemente attraverso i sentieri della crescita spirituale

Un messaggio spirituale liberatorio, dalla grande carica umana di una donna che ha superato le difficoltà più grandi della vita!

“Siamo tutti in viaggio, che lo sappiamo o no. Siamo tutti in un viaggio per imparare come esprimere il nostro pieno potenziale in questo mondo. Molti di noi hanno imparato a vedere i propri pensieri come un riflesso del mondo esterno – un riflesso di qualcosa che ci sta accadendo. Ma come sarebbe, se l’Universo non funzionasse così?
E se invece con ogni pensiero che pensi, tu stessi creando il tuo presente e il tuo futuro?
E se tu stessi creando la storia della tua vita con ogni pensiero che ti passa per la mente proprio adesso?”

Il film si apre con l’immagine di una donna seduta in auto, bloccata nel traffico e noi siamo resi partecipi del suo dialogo interiore: Si lamenta delle sue sventure, senza mai fermarsi.

Noi spettatori viaggiamo con lei, dentro la sua testa, mentre si muove nelle prime ore del mattino.
E ci è subito chiaro che non trova nulla intorno a lei che la renda felice.

Mentre cammina sul marciapiede insieme all’altra gente, sentiamo i discorsi di tutti.

Queste persone si sfiorano l’una con l’altra catturate nel loro brontolio mentale, simile a quello della protagonista, fino a che non appare una donna, i cui pensieri sono diversi.

Sono pensieri positivi ed entusiastici!

Mentre le due donne passano, una carta cade e la nostra protagonista la raccoglie, c’è scritto:

“Io voglio cambiare”

Più la nostra eroina procede nel viaggio interiore, più il suo dialogo interno evolve.

E noi siamo testimoni partecipi di ogni rivelazione ad ogni stadio verso l’illuminazione.

Mentre percorre il suo sentiero alla scoperta di Sé, attraverso i vari CAPITOLI DEL FILM ci accompagna verso tutti gli stadi del cambiamento:

Siamo tutti in viaggio
Il Paesaggio Interiore del Cambiamento
Le Sfide lungo il Sentiero
Resistenza al cambiamento
False convinzioni
Credenze
Gli Altri
Concetti di Sé
Negazione
Tattiche dilatorie
Paura
Metti alla prova la profondità del tuo impegno
La mia guarigione è già in atto
Il Tesoro Nascosto al Centro di Te.
Impara ad accettare con gratitudine

La nostra eroina viene disorientata, sfidata, lascia andare tutto e… alla fine trova se stessa lungo la via!

Questo film è un gioiello da custodire, infatti la versione che sarà distribuita è quella ampliata: Macrovideo offre in questo modo ben 3 DVD con contenuti extra di quattro ore, composti da materiali inediti che includono le interviste INTEGRALI agli autori e un sistema completo di affermazioni interattive, che potete usare da subito per iniziare a portare significativi cambiamenti nella vostra vita!

DATI TECNICI: 3 DVD 90 MINUTI DI FILM + 4 ORE CIRCA DI MATERIALE EXTRA

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Claudia Rainville

Come Guidare il Bambino Verso una Vita Felice + 2 CD Audio

Edizioni Sì – Studi Interiori

Un nuovo incontro con Claudia Rainville, dedicato questa volta a genitori e educatori.

Con che occhi bisogna osservare il bambino per comprenderne fino in fondo la natura, le necessità, le potenzialità?

Quale responsabilità, enorme eppure da assumersi con gioia, hanno un genitore o un educatore?

In che modo possono guidare il bambino verso la scoperta di sé?

Come superare i momenti difficili, come essere confidenti mantenendo la necessaria distanza per essere guide consapevoli?

Ascoltare Claudia Rainville, la fondatrice della Metamedicina, grande comunicatrice, come sempre, fa apparire semplice ogni decisione.

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Cerca l’Amore non un Volto

amore-1 Cerca l’Amore non un Volto

L’errore più grande che possiamo fare è identificare in qualcuno o qualcosa la forza che ci fa vivere, Eros. Per questo soffriamo tanto quando ci lasciano. Invece, se impariamo ad affidarci, è quello il momento in cui la vita si può riaprire…..

Ognuno di noi ha un destino da seguire, un solco da percorrere, un sentiero, una via che appartiene solo a lui. Le illusioni, le sirene ci distraggono, ci fanno credere che viviamo per qualcuno o per qualcosa, per un progetto da realizzare, per ritrovare un amore perduto, per riempire la solitudine. In attesa che il progetto che ci siamo dati si realizzi, tutto ci sembra vano, inutile, arido, spento, perduto…
«Amo ancora il mio ex-marito anche se siamo separati da 10 anni. Sono stanca». È l’e-mail di Nadia, che arriva a Tutte le Mattine, la trasmissione di Maurizio Costanzo. Nadia pensa di amare ancora il suo ex, pensa di volerlo con un amore ininterrotto. La stanchezza di cui parla rivela che questa lotta per riaverlo, questo dolore che viene a trovarla spesso, questo senso di frustrazione che prova. l’hanno stremata.
Perché ci lasciano? Gli antichi non ragionavano così Pensavano che nelle cose che ci accadono ci fosse un disegno degli Dei per ritornare a casa, a Itaca, nella terra promessa. L’Odissea è il grande libro dell’Occidente e ricorda a tutti che l’evento è il viaggio, il cammino lungo il nostro sentiero, non le tappe, gli scogli in cui veniamo intrappolati. Nemmeno Calipso, la ninfa dai riccioli belli che promette a Ulisse l’eterna giovinezza, l’immortalità, riesce a fermarlo: il compito dell’eroe è andare verso il suo destino, proseguire il viaggio.
amore-3Cara Nadia, è l’amore che la chiama, Eros, non suo marito: lui è solo (oggetto, la tappa, il ricordo di ciò che non c’è più, insomma un’ombra. Se sbagliamo, se scambiamo un’immagine (quella di suo marito) a cui ci siamo attaccati, con la meta, allora la vita diventa un inferno, ci esaurisce, ci strema, ci annienta.
Non stiamo male, perché lui o lei ci hanno lasciato. No, stiamo male perché non siamo in viaggio, perché siamo arenati nella rete, perché non vediamo il mare, perché non vogliamo convincerci che l’amore non è nostro, ma una forza dell’Universo che vuole portarci a viaggiare verso la nostra Itaca.
Francesca, come Nadia è entrata in una grave forma di depressione dopo che il suo compagno l’ha abbandonata. Durante il giorno risentimenti, pensieri rabbiosi, senso di scoramento: la ferita della perdita veniva a trovarla e lei a ogni seduta mi ripeteva ossessivamente: «Senza di lui non posso più amare», come se l’amore potesse esaurirsi, come se noi potessimo comandare Eros, governarlo, o peggio ancora, incatenarlo a un viso, a un’immagine, a una persona.
amoreCambia il volto del tuo amato!
Chi ci abbandona, chi ci fa soffrire è stato capace di una grande magia: farci estrarre il desiderio, l’amore. Solo questo ha fatto! Crediamo che senza di lui o lei l’amore sia scomparso: in realtà continuando a identificarlo in ricordi, in quel volto noi commettiamo un peccato di grande superbia: vogliamo controllare l’amore, guidarlo, renderlo alla portata del nostro modo di vedere il mondo. non affidarci, farci portare da lui in viaggio.
Anziché affidare ad Amore le nostre sorti, lo vogliamo incanalare nella nostra storia, lo vogliamo solo dentro quel volto, tra le nostre abitudini, i nostri schemi che non vogliamo abbandonare.
Eros si arrabbia, non accetta di essere identificato in una persona, vuole scorrere libero, vuole farci viaggiare, volare. Ma noi non cediamo, ci intestardiamo: o lui o niente.
in quelle sedute di psicoterapia, dominate dal risentimento, dalla malinconia, dai pensieri di morte, dalla immobilità, dal senso di rinuncia a vivere, Francesca restava meravigliata quando la invitavo a chiudere gli occhi e a immaginare il suo amore perduto.
Mentre tutti intorno a lei le chiedevano di dimenticare, io le facevo rievocare il suo amore, le facevo raccontare le “notti belle’, il piacere la tenerezza, il calore che provava con il suo compagno. A ogni seduta commentavo dicendo: «Certo che lei sa amare con una grande intensità »
Diverse volte rispondeva “ora non più” e subito riempiva di improperi, di insulti, di lamenti il compagno. Ogni volta mi soffermavo sulle immagini dell’amore, fino a che le ho chiesto in una seduta di provare le stesse emozioni che mi stava raccontando, con un personaggio senza volto, sconosciuto. A volte quell’uomo senza volto veniva subito ricoperto dal viso del suo ex, ma via via l’uomo senza volto veniva sempre più accettato come tale.
Quando le riusciva, il dolore psichico si mitigava, la seduta finiva senza lamenti, senza rancori, senza ricordi dolorosi del passato. Sapevo che Eros, Amore stava nuovamente riaffacciandosi, la stava rimettendo in viaggio, verso nuovi incontri e ancor di più verso la sua Isola, che è fatta di interessi, di immagini, di fantasie che appartengono solo a lei. Così Eros l’ha guarita e l’ha rimessa in viaggio.

Riza Psicosomatica



Marco Ferrini

Dall’Eros all’Amore

Viaggio alle sorgenti della felicità

Centro Studi Bhaktivedanta
Che la necessità di dare e riceve amore sia intrinseca alla natura di ciascun essere vivente è verità ampiamente riconosciuta. Cosa si intende oggi con questi due termini, invece, implica un’analisi approfondita e attenta ai mutamenti socio-storici e culturali che abbiamo attraversato e che stiamo attraversando. Uno stimolante percorso psicologico e spirituale per tornare alla pura sorgente del sentimento affettivo.Compralo su Macrolibrarsi


John Pierrakos

Eros, Amore e Sessualità

Le forze che uniscono uomo e donna

Crisalide Edizioni

In questo libro John Pierrakos comunica le sue esperienze, accumulate in più di cinquantanni di lavoro, a proposito dell’energia umana, della coscienza e dell’espressione di queste forze sotto forma di Eros, amore e sessualità.

Eros, amore e sessualità sono le fondamenta della nostra realtà. Fluendo attraverso di noi, rappresentano la vera fonte della gioia di vivere. Quella dell’eros è un’esperienza unica, che agisce da ponte fra l’amore e la sessualità. L’eros deve essere continuamente riacceso, perché tende ad esaurirsi e a spegnersi come una meteora che si consuma attraversando l’atmosfera.

Come si può mantenere in vita l’eros? Mostrando all’altro, senza false vergogne, tutti gli aspetti di sé – i migliori ed i peggiori: solo rivelando le nostre verità più profonde, possiamo aprire il nostro animo alla persona amata ed unirci a lei.

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Paolo Crepet

Sull’Amore

Innamoramento, gelosia, eros, abbandono, il coraggio dei sentimenti

Einaudi
Si fa presto a dire «amare». Ma quante sono le persone che possono dire di essere innamorate sul serio? E quante quelle capaci di andare oltre l’innamoramento, fino all’amore? Un libro che si legge d’un fiato, perché si parla del nostro destino. Una guida amichevole sul sentiero della maturità affettiva, che non trascura nessuna delle trappole e illusioni annidate lungo il cammino. Un prezioso «manuale di esercizi spirituali» per giovani e adulti di ogni età.

Nello stile semplice e narrativo che lo ha reso familiare a tanti lettori, nel tono rigoroso e sommesso del grande saggista, Paolo Crepet affronta quello che al di là delle apparenze è forse il vero tabù del nostro tempo. E ci porta per mano a scoprire che nel mondo dominato dall’ossessione dell’efficienza e della prestazione, la vera possibilità di cambiamento coincide proprio con il coraggio dei sentimenti. Il coraggio di abbandonarsi a essi, e insieme riuscire a governarli. E che da questo dipendono la felicità e il futuro di ognuno di noi, e forse dell’intera società.

«E se la rivoluzione partisse dall’homo cupidus (ovvero l’uomo emotivo) non più da quello laboriosus né da quello “tecnologicus”? E se fosse venuto il tempo di prendere e dare delle lezioni d’amore? Se il vero frutto di un’acquisita modernità corrispondesse con il concedersi il tempo, la voglia, il lusso d’innamorarsi?»

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Raffaele Morelli

Il Sesso è Amore

Vivere l’eros senza sensi di colpa

Mondadori

“Bisogna smettere di credere che esista un amore puro e un amore sporco, un amore divino e uno infernale, un amore sacro e uno profano. L’amore è attrazione, desiderio, piacere¿ e basta! Niente domande, né progetti, né fantasticherie di futuri matrimoni, né schemi in cui inserirlo.”

Quante domande inutili ci facciamo quando parliamo d’amore: “È la persona giusta?”, “Durerà?”, “Sto amando in modo sbagliato?”. E soprattutto: “Ma fra noi due è sesso o amore?”. Il sesso è amore, il vero amore.

Il resto sono sentimenti più superficiali, più ragionati, meno autentici: l’amore è tutto nell’evento del sesso, non c’è nient’altro da cercare o da sapere.

Dopo lo straordinario successo di Ama e non pensare, Raffaele Morelli torna ad affascinarci e provocarci con un libro intenso e rivoluzionario sul sesso.

Prendendo di petto e in contropiede la nostra morale e il nostro pensare comune, Morelli ci mette faccia a faccia con una verità potente e ineludibile: siamo davvero noi stessi soltanto quando facciamo l’amore. È attraverso il sesso infatti che si esprime la nostra anima più genuina, perché la forza divina dell’eros travolge tutte le impalcature razionali che tengono imbrigliata la nostra natura profonda.

Dunque non dobbiamo fare altro che ascoltare il desiderio che ci nasce dentro e lasciarci guidare soltanto dal piacere. Sta arrivando per aiutarci a rinascere, per far sbocciare di nuovo il fiore che è in noi.

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Aborto: “Priorità è eliminare quello per motivi economici, non la Ru 486”

bimbo

Aborto: “Priorità è eliminare quello per motivi economici, non la Ru 486”

In questi ultimi giorni si è tornato a discutere molto dell’introduzione in Italia della pillola abortiva Ru 486, che viene intesa soprattutto come una soluzione alternativa, meno invasiva e dolorosa, dell’aborto chirurgico praticato attualmente. Non entriamo nello specifico dibattito pro o contro questa pillola, ma vuole evidenziare quanto il punto centrale della questione non sia il ‘come’ avviene l’aborto ma il perché. E’ solo analizzando questo, al di fuori di ogni ideologia, che si riusciranno probabilmente a prevenire molte interruzioni di gravidanza. In particolar modo ci si dovrebbe concentrare sull’eliminazione di quegli aborti che avvengono per motivi economici, come ha sottolineato la presidente del Moige Maria Rita Munizzi. “E’ necessario che si affronti veramente il fenomeno aiutando tutte quelle donne che non possono per motivi economici fare la scelta di portare a termine la gravidanza e tenere il proprio bambino. La questione delle difficoltà economiche, causa molto diffusa nella scelta di abortire per la donna, deve essere affrontata con decisione, perché uno Stato civile deve mettere la donna nella condizione di operare una scelta veramente libera, garantendole un adeguato sostegno economico nel caso decida di portare a termine la gravidanza. Una vera politica della maternità deve partire da questo: dove lo Stato spende circa diecimila euro per ogni interruzione di gravidanza, si dovrebbe offrire almeno la stessa cifra a chi decide di portare a termine la gravidanza garantendo così una parità di trattamento economico per ambedue le scelte”.

Moige MovimentoItalianoGenitori http://www.genitori.it

..e proprio in questi giorni di Natale che parliamo di Natività…

PERCHE’ NON FARLO NASCERE?…

Il tuo bambino chiede di continuare a crescere fino al giorno in cui verrà alla luce e si manifesterà in tutta la sua meraviglia!
Ma forse la tua è una gravidanza inattesa, non scelta, forse ti trovi sola in situazione di difficoltà familiari o economiche che non ti permettono di gioire per la vita che è in te.
Per questo molti movimenti e associazioni si offrono di sostenerti e di cercare insieme le risposte ai tuoi bisogni e a quelli del TUO BAMBINO.

In quanto donna in gravidanza hai dei diritti:

Ci sono servizi sociali, sanitari e assistenziali ai quali puoi accedere; ci sono case famiglia disponibili ad accoglierti insieme al tuo bambino.

Due Numeri Verdi “PER LA VITA”

MPV – MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO – SOS Vita

Movimento Italiano per la Vita

Movimento Italiano per la Vita

comunita numero verde 800035036


QUALORA TU NON POSSA TENERLO CON TE, CI SONO FAMIGLIE AFFIDATARIE PRONTE AD ACCOGLIERLO; ANCHE SE MALATO.

INOLTRE HAI IL DIRITTO A  PARTORIRE NELL’ANONIMATO E DARE IN ADOZIONE IL TUO BAMBINO.

NON PRENERE UNA DECISIONE AFFRETTATA !!!

NON ABORTIRE: negheresti il diritto alla vita al tuo bambino e procureresti una ferita incancellabile a TE stessa!!!

Elenco:  “CASE D’ACCOGLIENZA PER NUCLEI MADRE-BAMBINO” su http://www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/perchenonfarlonascere.htm



AA. VV. Il DonoQuello che RestaParlare dell’aborto partendo dall’aborto
Vita Nuova Editrice

“Quello che resta” denuncia l’urgenza di affrontare il problema dell’aborto, partendo dall’aborto. Partendo dalla donna.

Storie di donne, storie di bambini, vita vera.

Vengono messe in luce, una volta per tutte, senza ipocrisie, le conseguenze drammatiche delle donne che decidono di interrompere volontariamente la propria gravidanza.

Paura, solitudine, sofferenza, illusioni ed infine un dolore profondo che non dà tregua e non passa nemmeno a distanza di anni.

Psicologi, medici, psichiatri, mettono a disposizione la loro esperienza professionale per “spiegare” questo dolore e aiutare la donna ad attraversare il lutto, perchè diventi un cammino verso la redenzione, la rinascita, il perdono.

Un tema scottante, senza bandiere, senza politica e al di là del proprio credo religioso, perchè a raccontarsi sono proprio le protagoniste, le donne in quanto esseri umani, in quanto persone.

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Giuditta DembechL’Ombra del CiliegioIl lato occulto della nascita, gestazione, aborto – Un dramma del nostro tempo
L’Ariete

Questo libro fa luce sul dramma di chi deve scegliere se portare avanti una gravidanza o interromperla.
Scritto in prima persona da una donna per le altre donne, scorre veloce come un romanzo ma colpisce al cuore gli uomini che, spesso esclusi, ignorano la portata di questo dramma…

Biografia di Giuditta Dembech: Giuditta Dembech, nata nel 1947, è un personaggio simbolo della “New Age” italiana. E’ scrittrice, giornalista, teosofa e divulgatrice. Ha continua…
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Il Malato Immaginario: Chi è Gabriella?

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Intervista a Gabriella Mereu


Sonmereu2o medico, laureata in medicina e chirurgia, odontoiatra, omeopata e anche grafologa ed ho fatto una ricerca per 20 anni che mi ha portato a capire che il paziente semplicemente si cura da solo.

Benissimo, abbiamo capito che siamo davanti ad un medico ufficiale, anche se ufficiale non è il termine più appropriato, omeopata nonché grafologa.
So che hai scritto un libro, che ho trovato molto interessante, la “terapia verbale” ovvero la medicina della consapevolezza, ci puoi spiegare cos’è la terapia verbale?

La terapia verbale è una terapia omeopatica, verbale, che cura il male con lo stesso male: cioè il paziente quando esprime la sua malattia usa inconsciamente un linguaggio poetico e metaforico collettivo che io chiamo ‘pazientese” che si compone di proverbi, modi di dire, filastrocche etc..
Una volta che ho capito cosa mi vuol dire, rispondo con una battuta che abbia un alto contenuto emozionale, in cui spiego il motivo della sua malattia e il paziente ha una reazione: se ride, piange, entra in trance o si arrabbia significa che è quasi sempre guarito dal sintomo.

Quindi tu definisci questo come omeopatia verbale.. Sappiamo che l’omeopatia esiste da tanti anni e usa curare le malattie con il simile… sbaglio?
Quindi secondo te si può capire la malattia di una persona da come si esprime…

Esatto, a me non interessano analisi o altro, solo il modo di esprimersi delle persone aiuta la mia terapia, che non c’entra niente con la scienza… è solamente arte.

Tu affermi nel tuo libro che la vita è una commedia e la malattia è una metafora che le persone usano per manifestare il proprio disagio… ma questa metafora, serve a nascondere il disagio o a manifestarlo?
La malattia arriva da una bugia passiva, è data da uno schema che costringe l’anima. Cioè nasce un conflitto di pensiero con la propria anima. Può essere stato inculcato da qualcuno anche nella notte dei tempi o essere già nel DNA, ma l’anima non può essere presa in giro e lo rifiuta, così si manifesta la malattia.

Malattia come disagio dell’anima quindi?
Esatto

Cosa mi dici riguardo al condizionamento che le religioni esercitano sulle masse?
La religione è stata inventata per dividere le masse, sono manovre politiche usate soprattutto per dividere i sessi. A causa di tutte le religioni c’è la donna sessuale o la donna vergine, questo è il motivo principale delle discordanze fra i sessi, dalla pornografia alla masturbazione, che cementa le perversioni.

Quindi tutto nasce dalla divisione? Effettivamente la religione da 2.000 anni divide il femminile dal maschile..
Esatto con la divisione cresce il potere, la divisione crea lo schiavo e il tiranno, non c’è mai amore.
La nostra anima non cerca questo, cerca solo Amore. La malattia è il risultato.

Di tiranni ognuno di noi ne ha qualcuno nella propria vita, dal datore di lavoro al compagno…
Il tiranno è quindi chiunque voglia esercitare del potere su di te?

Sì, può essere il marito, o la moglie..

Sulla tua lunga esperienza nel campo, quanti problemi di condizionamento dell’anima arrivano dalla castrazione che deriva dalla religione?
Tutte. Ci sono in tutti i casi manipolazioni del sesso e quindi castrazioni. Le persone così sono malate dentro, e non lo sanno, fino a che la malattia non si manifesta.

Come si può uscire da queste castrazioni?
Prendendo coscienza, cambiando i sistemi.

mereu1Hai mai avuto problemi con gli amici o colleghi della tua città per le idee che stai portando avanti?
Sì, con tutti.

Sei stata messa da parte? Perché loro sono all’interno di un sistema?
Perché la verità è indecente e pericolosa. In maniera molto semplice.

Inoltre la verità che sveli sarebbe alla portata di tutti e molto economica…
Esatto, possono farlo tutti coloro che hanno spirito.

Si può uscire da questo sistema?
Sì, certo, coltivate il vostro piacere, anche se peccaminoso. Questo vi salverà dalla malattia.

Cos’è questo piacere?
L’amore è stato disgiunto dal piacere, questo è l’errore. Non si può amare quello che non ci piace.
Se amiamo tutto quello che ci piace, dal lavoro all’amico alla mamma, siamo tutti salvi.
Praticamente è la divisione che ci fa ammalare.

Quindi c’è un piano di divisione ben mirato che ci viene imposto per colpire le coscienze delle persone?
Si, questa è la semplice verità. Se c’è qualcosa di complicato e incomprensibile non deve preoccuparci. La verità è semplice.

Bene Gabriella, sei stata chiara… quindi dobbiamo cercare il piacere a 360 gradi, non solo sessuale ma in tutto ciò che facciamo, nelle cose più semplici.
Sì, il piacere non si trova nelle complicazioni, ma nelle cose semplici.


Alcuni casi a-clinici

Della serie: “Ecco, finalmente l’ho detto!”oppure “Ecco, finalmente l’ho fatto!”
Alla base di questo metodo, si trova un’indagine rigorosa quanto immediata – l’immediatezza della sperimentazione – sulla radice del malessere fisico. Se spiegata linearmente e con logica la cosa non potrebbe funzionare. Ciò che funziona è l’effetto “cortocircuito” (effetto choc) che per un momento fa cadere tutte le razionalizzazioni sulle nostre “importantissime” malattie.

Uno dei casi recenti, raccontato da Gabriella:
“Si presenta una paziente con dei calcoli salivari. Non so niente del suo lavoro.
Appena mi espone il problema sbotto dicendo: “Signora mia, ma lei quanti calcoli fa durante il giorno?”. Lei pronta risponde: “Tanti davvero, lavoro come ragioniera in un poliambulatorio!”
In quel preciso istante ride, sente un gran calore sul viso e nel giro di una settimana i calcoli, sciogliendosi, vengono espulsi”.

Un’altra paziente racconta di essere guarita grazie alla lettura del libro stesso. La consapevolezza dell’origine del suo disturbo – un inizio di sclerosi a placche – è stata sollecitata dagli esempi citati nella piccola pubblicazione.
La paziente deve rinunciare al suo amore per l’attività fisica (amante dello sport e appassionata escursionista). Soffre infatti di tremore con conseguente indebolimento delle fasce muscolari, sta rischiando seriamente la paralisi alle gambe. Inoltre essendo figlia di genitori separati ha fatto voto di non separarsi mai.
Spazientita dall’allopatia conosce altre terapie alternative, tra cui l’opportunità di meditare (osservazione del respiro) sotto una piramide. E’ durante uno di questi momenti introspettivi che si trova, improvvisamente, a sostenere un monologo interiore: “ Perché tremi?” “Perché ho paura”. “Di che?”. “Ho paura di perdere il contatto con la terra…”. “Paura di che cosa?” “Di allontanarmi (vedi separarmi) da mio marito”.
Ecco, l’ho detto! L’innominabile!

Di seguito si separa dal marito, riacquista tutta la forza muscolare e, ovviamente, decide di conoscere più da vicino la D.ssa Mereu.

In certi casi si tratta di: Ecco, l’ho fatto! Ciò che mai e poi mai andrebbe fatto! Come nel caso di: prendere un preservativo, metterci dentro una medaglietta della Madonna, inserire il tutto in vagina e andare a fare la comunione senza confessarsi. Al ritorno, seppellire “il reperto” in un vaso di fiori.
In questo modo Gabriella sostiene di aver guarito molti casi di cisti ovariche, fibromi e svariati disturbi a carico del sistema riproduttivo femminile. “E non si dica che ci si astenga dal dovere di riprodurre per godere! Guardate in quanti modi siamo in grado di moltiplicare la vita (oltre a quelli già citati: polipi, aderenze, tumori…)!” Ammicca Gabriella Mereu.

da http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=21571

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Gabriella Mereu

La Terapia Verbale – DVD

Le nostre parole spiegano le nostre malattie

Anteprima video

Macro Edizioni

La dottoressa Mereu, ormai famosa in tutta Italia per la sua ricerca, presenta la sua tecnica d’interpretazione del sintomo: “la terapia verbale”. I suoi studi dimostrano come il malato stesso parlando dei propri disturbi rivela sotto forma di metafora il conflitto che l’ha portato alla malattia.

La mimica, le espressioni figurate, i modi di dire, la grafia, sono indicazioni preziose per svelare i propri sintomi. Imparando a decodificare le metafore, il paziente può risalire all’origine dei blocchi mentali e quindi arrivare alla guarigione.

Questo video fornisce gli strumenti di consapevolezza per essere più vigili e attenti agli indizi che il corpo ci offre. A tutti coloro che sono stanchi di soffrire, a tutte le persone sensibili che stanno cercando la strada della loro evoluzione che conduce anche alla salute e al piacere.

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Gabriella Mereu

La Malattia: la Trappola dell’Eros

Il frasario Mereu. Una terapia erotica

Gabriella Mereu

“Chi perde il contatto con l’eros che è l’amore, il piacere, l’unione, la libertà, perde la capacità di sentire l’altro, perde il senso di tutto ciò che fa, rimane un bambino che baratta la sua passione, che è il suo motore, in cambio della considerazione e della protezione del gregge, cadendo così sotto il potere dell’ Ipnotizzatore…. nella sua pazzia è portato ad ammalarsi”.

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Gabriella Mereu

La Terapia Verbale – La Medicina della Consapevolezza

Gabriella Mereu
La mimica, le espressioni figurate, i modi di dire, la grafia sono tutte indicazioni da cui si possono trarre utili indicazioni per individuare i blocchi mentali ed emozionali all’origine di numerosi disturbi come ad esempio un mal di testa che ci costringe a chiudere un occhio… per non vedere la moglie civettuola.

Prefazione del libro “La Medicina della Consapevolezza” di Gabriella Mereu

Un giorno, durante una visita omeopatica ad un paziente che non riuscivo a curare dalla sua allergia, mi venne un’idea: pensai, se l’omeopatia non è un rimedio ma un principio, io allora questo principio potrei usarlo anche solo verbalmente.

Cioè, se come ho tante volte constatato durante la mia esperienza di medico omeopata, la malattia è sempre, o quasi, di origine psicosomatica, io potrei applicare la legge dei simili (curare il male con lo stesso male), che è alla base della medicina omeopatica, non con un preparato omeopatico, ma con le parole.

Avevo altresì imparato che la malattia è un’espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa.
A questo punto pensai che avrei potuto fare omeopatia verbale se, sciogliendo la metafora, avessi detto al paziente quale era il male morale che lo aveva portato alla malattia.

Per poter sciogliere la metafora bisogna avere doti e conoscenze analogiche. Io ho la fortuna di averle, perché, essendo grafologa, da diciassette anni riesco a ricavare il carattere di una persona leggendone e interpretandone la scrittura. La grafologia è, infatti, una scienza che si applica su basi analogiche.
Quel primo paziente di cui ho appena parlato e che aveva una strana allergia alle arance lo curai, infatti, sciogliendo una metafora. Da allora (è successo nel 1996) curo quasi solamente così dolori di tutti i tipi: vertigini, parestesie, emorragie, diarree, verruche e altre eruzioni cutanee, rivelando il significato della malattia-espressione-metafora.

Questa espressione-metafora me la rivela lo stesso paziente con un suo linguaggio che, come ogni lingua, ha la caratteristica di un parlare collettivo in cui ogni parola ha un preciso significato, simile per tutti gli individui che l’adoperano.
Ma il suo significato è celato dietro un’analogia: quest’ultima manifesta un’espressione emozionale. Vi anticipo un esempio: il paziente esprime spesso verbalmente la parola “appoggiare”: questa parola manifesta l’esigenza non soddisfatta di avere un appoggio affettivo del prossimo. Questa espressione la ritrovo verbalmente nel dolore alla nuca, quando la persona “non può più appoggiare la testa sul cuscino” oppure, fisicamente, nelle eruzioni cutanee, come per esempio la psoriasi, che si manifesta preferibilmente nei punti d’appoggio: ginocchia, gomiti, nuca, natiche, talloni. –

Il linguaggio metaforico del paziente è bellissimo e commovente e io l’ho denominato “pazientese”. Più ne raffino la conoscenza, più aumentano le mie capacità terapeutiche attraverso esso.

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Il Miracolo dell’Amore: Fatti, non Parole

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Il Miracolo dell’Amore: Fatti, non Parole

Tutta la mia vita è incentrata sulla pratica. Chiunque pratichi l’amore ritorna alla casa divina, indipendentemente dalla via che segue o dal nome che le dà.

Non c’è una via migliore delle altre. Non arriverai a casa prima se credi in me piuttosto che in Krishna o nel Buddha. L’essere umano che ama di più compie i maggiori progressi. Questa è la semplice verità.
Le religioni, le sette e i dogmi non sono altro che ostacoli sul viaggio verso casa. Chiunque pensi di essere in possesso della verità assoluta edifica la sua casa sulle sabbie mobili. Non passerà molto tempo prima che scopra che il suo orgoglio, la sua ristrettezza di vedute e la sua mancanza di tolleranza verso gli altri sono stati la causa della sua rovina. Se sei una persona che ama, che importanza ha se sei ebreo, musulmano o taoista? L’amore si esprime indipendentemente da ciò in cui credi.
Il linguaggio dell’ amore non è fatto di parole. Puoi usarle, ma l’amore non dipende dalle parole che usi.
Poche parole semplici e un gesto fatto col cuore sono sufficienti per trasmettere la tua accettazione e la tua celebrazione dell’ altro.
Le parole e i concetti non apriranno il tuo cuore. Solo l’amore può aprirlo. Quando ti apri all’amore che hai a disposizione e lo offri liberamente agli altri, ti saranno date le parole necessarie. Non dovrai lottare per sapere che cosa dire o che cosa fare.
Quando c’è l’amore nel tuo cuore, la strada ti si apre davanti. Le azioni fluiscono spontaneamente da te. Non c’è imbarazzo, né ambivalenza o ponderazione. Perché queste non sono le qualità dell’ amore. L’amore è incondizionato e diretto. Trova sempre l’amata, anche se è nascosta.

tratto da “Il Miracolo dell’Amore” di Paul Ferrini


Paul Ferrini

Il Miracolo dell’Amore – Nuova Edizione 2007

Riflessioni dalla Mente di Cristo

Macro Edizioni

La luce della verità vive anche nel luogo più oscuro.
L’assenza totale di luce non esiste.
Il buio non può esistere che in relazione alla luce.
Non importa quanto è grande il tuo dolore, la sua misura è data dal grado della tua sensazione di mancanza o perdita d’amore.
Tutta l’oscurità è un viaggio verso la luce.
Tutto il dolore è un viaggio verso l’amore incondizionato.

Nessuno rifiuta l’amore se esso viene offerto senza condizioni. E chi sarà ad offrirlo se non tu, fratello o sorella mia? Oggi berrai a fondo dalla sorgente del mio amore. Domani sarai tu la sorgente. Domani porterai al mondo il dono che ti è stato dato. Tu sei le mani di Dio che portano conforto e guarigione. E come darai, così riceverai. Credete che io sia speciale perché mi hanno crocifisso. Eppure voi venite inchiodati alla croce ogni giorno. E quando non siete crocifissi, piantate i chiodi per qualcun altro. Non c’è niente di speciale nell’essere crocifisso. Alcuni di voi credono anche che solo io sia risorto. E tuttavia voi siete resuscitati dalla morte dal potere dell’amore ogni volta che vi ricordate chi siete o chi è vostro fratello. Ogni volta che l’amore è dato o ricevuto la morte viene sconfitta. Perché tutto muore, tranne l’amore. Solo l’amore che avete dato o ricevuto vivrà per sempre. Quando vi ricordate della mia nascita in questo mondo, ricordatevi dello scopo della mia venuta. È anche il vostro scopo. E la vostra nascita in questa incarnazione non è meno sacra della mia. E neppure l’amore che trasmettete agli altri è meno importante di quello che vi è stato offerto attraverso di me. Noi tutti siamo porte verso l’infinito e l’eterno, e ogni volta che il vostro cuore si apre, lo spirito fa la sua comparsa nel mondo.

“Paul Ferrini ci conduce con abilità e coraggio oltre ogni imbarazzo, pregiudizio e attaccamento alle nostre ferite, svelandoci il segreto della capacità di perdonare noi stessi. Il suo lavoro è fondamentale per tutti coloro che sono pronti ad assumersi la responsabilità della propria guarigione”.
John Bradshaw

Le conferenze, i seminari e l’Affinity Group Process di Paul Ferrini hanno aiutato migliaia di persone ad approfondire l’esperienza del perdono e ad aprire i loro cuori alla presenza divina in loro stessi e negli altri.

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Paul Ferrini

Amare Senza Condizioni – Nuova Edizione 2007

Riflessioni dalla mente di Cristo

Macro Edizioni

Esiste soltanto un unico figlio di Dio e quello sei tu, soggetto e oggetto; Amante e Amato non sono due ma un’unica cosa.

Un libro magico sull’amore incondizionato. Paul Ferrini, unendosi alla mente di Cristo, in una serie di lezioni ci illumina sui passi essenziali da compiere per ottenere quella pace e gratificazione interiore che solo chi sa amare se stesso e gli altri in modo incondizionato è in grado di avere.

Imparare ad amare e a perdonare se stessi è un passo fondamentale da compiere per risvegliarsi ad una nuova vita priva di sofferenza.

“Ricorda, il bene in tuo fratello è il bene che è in te. Lascia che le tue paure e i tuoi giudizi si dissolvano nell’istante in cui vengono alla luce, ammetti i tuoi errori e sii tollerante con gli errori altrui… È semplice, non è vero? Lo è talmente che te ne dimentichi continuamente…”.

Questo libro vi aiuterà a portare la vostra comprensione dalla testa al cuore, imparerete a modellare questi insegnamenti di amore e perdono nella vostra vita:
“Questo mondo è una scuola nella quale sei venuto per imparare. Imparare significa commettere errori e correggerli. Imparare non vuol dire avere sempre ragione. Se tu fossi sempre nel giusto, che bisogno avresti di venire a scuola? Sii umile, amico mio. Sei qui per imparare, anche se devi accettare questa realtà per apprendere fino
in fondo le tue lezioni. Se non accetti di aver sbagliato, non posso aiutarti a correggere l’errore. Ma ammetti l’errore e la correzione e il perdono arriveranno…”.

Nessun libro propone in modo così semplice e profondo gli insegnamenti del maestro Gesù. Con grande passione, infatti, egli ci spinge a realizzare la nostra natura cristica.

“L’abbondanza entra nella tua vita, non perché tu abbia imparato a memoria delle parole magiche, ma perché hai imparato a portare amore a tutte le parti ferite della tua psiche. L’amore guarisce ogni percezione di divisione e di conflitto e riporta alla percezione originaria di interezza, priva di peccato e di senso di colpa… L’amore ti appartiene per l’eternità… senza forma, ma onnipresente, incondizionato, eppure facilmente rispondente alle condizioni del momento…”.

La consapevolezza cristica è alla portata di ogni essere umano!

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Simmetria e Complementarietà :”CRITICARE” o “GIUSTIFICARE ?

Simmetria e Complementarietà :

“CRITICARE” o “GIUSTIFICARE ?

domandaLa persona simmetrica sente come prevalente il bisogno di “criticare” i comportamenti altrui. In questo è spesso molto più sincera della persona complementare che invece ha la prevalenza opposta : giustificare!

Per questo motivo potreste essere tentati di considerare la persona complementare come “migliore o più buona” della persona simmetrica.

Qui la bontà non c’entra nulla!

Non necessariamente la persona complementare giustifica per amore del prossimo.

E’ certo invece che quando giustifica offre a se stessa un servizio emotivo perchè evitando la critica evita il problema di un possibile contrasto!

A volte vi è più “amore e sincerità” nelle critiche anche aspre di un simmetrico che nelle giustificazioni di un “complementare”.

http://letitbe.typepad.com/il_mio_weblog/2007/12/criticare-o-giu.html



Heidrun Striednig

Come trovare l’anima complementare

Macro Edizioni

Con un linguaggio semplice e chiaro l’autrice ci accompagna nella ricerca della nostra anima complementare, quell’essere unico e speciale che ci completa perfettamente e con cui un giorno saremo definitivamente fusi a livello spirituale. L’anima complementare esiste e aspetta solo di essere ritrovata, in questa vita o in una delle nostre prossime incarnazioni. Diventiamo quindi degli innamorati attivi, scopriamo l’amore dentro di noi e doniamolo a piene mani alla vita che ci circonda! Leggendo questo libro possiamo rivedere la nostra vita e i nostri rapporti con l’altro sesso sotto una nuova luce, acquisendone una comprensione più profonda, e scoprendo così come le esperienze vissute rappresentino dei passi fondamentali sul nostro cammino evolutivo.

Lo trovi su Macrolibrarsi